08 Luglio 2021 :
Un uomo di 36 anni è stato condannato a morte il 30 giugno 2021 in Giappone per aver ucciso la moglie e cinque figli nella loro casa di Hitachi, nella prefettura di Ibaraki, nel 2017.
La condanna a morte è stata emessa nei confronti di Hirobumi Komatsu, al termine di un processo con giudici popolari svoltosi presso il Tribunale distrettuale di Mito.
L’imputato aveva dichiarato in aula di non avere memoria del crimine e il suo collegio difensivo aveva sostenuto che l’uomo soffrisse di amnesia permanente a partire dall’arresto, ha riportato Fuji TV.
Komatsu era stato inizialmente arrestato con l'accusa di aver ucciso uno dei suoi figli il 6 ottobre 2017. Gli è stato ordinato di sottoporsi a tre mesi di test psichiatrici per determinare se potesse essere ritenuto penalmente responsabile delle sue azioni.
I risultati dei test avrebbero dimostrato che Komatsu sapesse cosa stava facendo per cui è stato incriminato il 26 giugno.
Dopo il suo arresto, Komatsu ha detto alla polizia di aver ucciso sua moglie perché voleva il divorzio. Ha detto di aver poi dato fuoco a una stanza dell'appartamento con un accendino dopo aver sparso benzina. L'incendio è stato spento circa un'ora dopo, avendo bruciato una superficie di circa 7 metri quadrati.
L'allora 33enne moglie di Komatsu, Megumi, e i loro cinque bambini: la figlia Mua di 11 anni, il figlio Takara di 7 anni, il figlio Ryua di 5 anni e i gemelli di 3 anni Rairu e Reiru - furono trovati morti nella stanza.
Le autopsie hanno mostrato che le sei vittime sono morte per la perdita di sangue causata da coltellate e dall'inalazione di fumo a seguito dell'incendio.