GIAPPONE: CONDANNATO A MORTE PER GLI OMICIDI DEI GENITORI DEGLI EX FIDANZATI

12 Giugno 2013 :

un uomo di 47 anni è stato condannato a morte dalla Corte distrettuale di Tokyo per gli omicidi di tre persone, commessi tra il 2010 e il 2011 nella Prefettura di Yamagata e a Tokyo. Katsumi Asayama avrebbe ucciso i genitori e la madre di due suoi ex conviventi, che lo avevano lasciato per tornare a casa dalle rispettive famiglie.
Nel mese di ottobre 2010, Asayama avrebbe dato fuoco alla casa di Takeyoshi Yamaka, 71 anni, provocando la morte dell’anziano e di sua moglie Kazuko, 69 anni. Uno dei loro figli aveva convissuto con Asayama ma lo aveva lasciato, il che avrebbe portato al delitto. Gli avvocati di Asayama hanno detto che mentre l’imputato ha ammesso di aver appiccato il fuoco, non aveva tuttavia intenzione di uccidere nessuno. I pubblici ministeri hanno invece sostenuto che l’imputato ha appiccato il fuoco consapevole della possibilità di uccidere qualcuno.
Nel novembre 2011, Asayama  avrebbe acceso del carbone di legna nell’appartamento di Michiko Otsuka, 76 anni, a Koto Ward, facendola morire per avvelenamento da monossido di carbonio. Asayama era andato a trovare il figlio della donna, un altro suo ex-fidanzato, ma la madre si era rifiutata di lasciarli parlare, facendo infuriare l’imputato. I pubblici ministeri avevano chiesto la pena capitale per Ayasama.
Il Presidente del tribunale, giudice Masahiro Hiraki, ha detto che è stata stabilita la pena di morte come punizione adeguata per i crimini che Asayama ha commesso per motivi egoistici.
Asayama è la 18° persona condannata a morte in Giappone da una giuria che comprende semplici cittadini, un sistema introdotto nel Paese nel maggio 2009.
 

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