06 Gennaio 2021 :

E’ diventata definitiva il 5 gennaio 2021 la condanna a morte di un 30enne soprannominato in Giappone il "killer di Twitter", emessa in relazione a nove omicidi commessi nella prefettura di Kanagawa nel 2017, hanno detto funzionari giudiziari.
Takahiro Shiraishi era stato condannato a morte lo scorso 15 dicembre. Tre giorni dopo il suo avvocato difensore ha presentato appello, tuttavia il giovane ha deciso di ritirarlo.
Il termine per la presentazione di un appello scadeva il 4 gennaio.
Durante il processo, Shiraishi ha detto di non voler essere un fastidio per i suoi parenti prolungando il processo. Aveva anche detto che non avrebbe presentato appello contro una condanna e avrebbe accettato la sua punizione.
Secondo la sentenza, Shiraishi entrò in contatto con le vittime, di età compresa tra i 15 ei 26 anni, che avevano espresso il desiderio di porre fine alla propria vita su Twitter tra agosto e ottobre 2017, con l’obiettivo di soddisfare la sua fame di denaro e i suoi desideri sessuali.
Avrebbe invitato le vittime nel suo appartamento a Zama, nella prefettura di Kanagawa, strangolandole con una corda, secondo la sentenza della sezione di Tachikawa del tribunale distrettuale di Tokyo.
Shiraishi sottrasse denaro a tutte le vittime e violentò otto vittime, tutte donne.
L’omicida smembrò i nove corpi per disfarsene più facilmente.