11 Luglio 2022 :
Una cittadina israeliana è stata condannata all'ergastolo a Dubai, negli Emirati Arabi Uniti, ha comunicato il suo team di difesa il 7 luglio 2022, dopo che la scorsa settimana una corte d'appello aveva annullato la condanna a morte per possesso di una sostanza illegale.
Fidaa Kiwan era stata condannata a morte lo scorso aprile, tuttavia la Corte d'Appello federale di Abu Dhabi ha annullato la pena, con grande gioia dei suoi avvocati Shadi Saruji e Tami Ullman, che hanno definito la sentenza "una decisione umana e giusta”.
Parlando all'emittente pubblica Kan sulla sentenza la scorsa settimana, Ullman aveva previsto che Kiwan sarebbe stata condannata al carcere e assicurato che il team di difesa avrebbe lavorato per "portarla in Israele il più rapidamente possibile".
Kiwan, 43enne residente ad Haifa e titolare di uno studio fotografico, sarebbe andata a Dubai per lavoro su invito di un conoscente palestinese un anno fa.
È stata arrestata poco dopo, il 17 marzo 2021, dopo che una perquisizione nel suo appartamento ha rivelato la presenza di droga. La donna ha affermato che la cocaina non era sua.
“Non avrei mai pensato in tutta la mia vita di ricevere una condanna a morte. Non credo accadrà. Questo è un paese moderno", ha detto Kiwan a Kan ad aprile.
Secondo gli atti processuali, Kiwan avrebbe incontrato un uomo di nome Yassin Ibrahim Nagiar prima di recarsi negli Emirati Arabi Uniti, che le avrebbe offerto un pagamento mensile di 47.000 NIS (13.700 dollari) per vendere droga.
All'arrivo nel Paese, un agente di polizia sotto copertura ha organizzato un incontro con lei in un veicolo, in cui l'agente ha comprato da lei una sostanza illegale, afferma il documento del tribunale.
Il fratello di Kiwan ha accusato le autorità degli Emirati Arabi Uniti di aver picchiato sua sorella per costringerla a una confessione, ha riportato il sito di notizie Walla.
Gli Emirati Arabi Uniti sono noti per le loro rigide leggi antidroga, con i condannati per traffico di droga che rischiano la pena capitale. Tuttavia, in molti casi le condanne a morte non vengono applicate e tendono a essere convertite in pesanti pene detentive.