19 Dicembre 2016 :
dopo aver trascorso in prigione 14 anni in attesa dell’esecuzione, un cittadino degli Emirati è stato di recente liberato, avendo una Corte commutato la sua condanna a morte per omicidio in cinque anni di carcere. La Corte di Cassazione di RAK ha ridotto la pena dopo aver considerato che l’imputato era minorenne quando commise il crimine. L’uomo è stato rilasciato dopo aver quindi trascorso in carcere nove anni in più rispetto alla nuova condanna.Secondo i documenti del tribunale, il caso risale al settembre 2002, quando l'imputato, identificato come A.A., avrebbe accoltellato a morte uno dei suoi compagni durante una rissa.
L'assassino fu arrestato dalla polizia di RAK e la procura lo accusò di omicidio premeditato. Dopo l'interrogatorio fu deferito al tribunale penale di RAK.
Il tribunale, nel dicembre 2002, non credette alla tesi della legittima difesa e condannò l’imputato a morte.
L'omicida ha impugnato la sentenza davanti alla Corte d’appello di RAK, sostenendo che la vittima fosse un suo amico e negando la premeditazione.
L'avvocato della difesa ha basato l’arringa sul fatto che il suo cliente fosse minorenne quando ha commesso il reato e che non si trattasse di un omicidio premeditato, ma solo di una lite conclusasi in un omicidio non intenzionale.
Tuttavia la corte respinse l’appello confermando la condanna a morte, ordinando però la sospensione della pena fino a quando gli eredi della vittima non fossero maggiorenni per decidere di perdonare l'imputato o per richiederne la morte.
Quattordici anni dopo, avendo i figli dell’ucciso raggiunto l'età adeguata, l'imputato si è rivolto alla Corte di Cassazione, che ha rinviato la causa alla Corte d’Appello per un riesame.
La Corte d'Appello ha accettato questa volta la richiesta dell’avvocato e ha commutato la condanna a morte in pena detentiva di cinque anni.