25 Marzo 2020 :
La Corte d'Appello dell’emirato di Ras Al Khaimah, negli Emirati Arabi Uniti, ha confermato la condanna a morte emessa in precedenza nei confronti di un padre asiatico riconosciuto colpevole di aver abusato sessualmente della figlia minorenne, secondo quanto riportato dal Khaleej Times il 25 marzo 2020.
I documenti del tribunale mostrano che l'imputato avrebbe costretto la figlia di 14 anni a fare sesso per un lungo periodo di tempo.
L’uomo avrebbe costretto la figlia a guardare film pornografici spingendola anche alla prostituzione. L’avrebbe rinchiusa in una stanza della sua casa minacciando di ucciderla se avesse sfidato i suoi ordini.
La vittima, che sarebbe stata abusata sessualmente da suo padre da quando aveva sette anni, riuscì a scappare da lui nascondendosi a casa di un’amica.
La ragazza ha raccontato alla sua amica della sua condizione e di come suo padre la violentasse, soprattutto dopo che sua madre aveva lasciato la famiglia.
Il padre dell'amica ha riportato il caso alla polizia, che ha immediatamente avviato un'indagine, ha raccolto tutte le informazioni e ha arrestato l'uomo.
Nonostante l'imputato abbia negato il suo crimine, la polizia ha trovato sul suo cellulare 665 video pornografici della vittima.
Il Tribunale penale dell'emirato di Ras Al Khaimah all'unanimità ha condannato a morte il padre, basando il suo verdetto sulle indagini della polizia, sulle prove e sul rapporto forense che ha dimostrato la sua buona salute mentale.
L'uomo si è rivolto alla corte d’appello che tuttavia ha confermato la sua condanna capitale.