12 Novembre 2020 :
Dalla mezzanotte del 10 novembre 2020, la Presidente di Nessuno tocchi Caino Rita Bernardini ha intrapreso uno sciopero della fame rivolto a Governo e Parlamento affinché affrontino quanto di drammatico sta avvenendo nelle carceri. Rita Bernardini ha così motivato la sua iniziativa: “Quel che è certo è che è irresponsabile il comportamento del Governo e del Parlamento di fronte all’espandersi della pandemia negli istituti penitenziari. Amnistia, indulto, liberazione anticipata speciale (proposta di legge del Partito Radicale e di Nessuno tocchi Caino presentata da Roberto Giachetti anche sotto forma di emendamento al “Decreto Legge Ristori”), modifiche sostanziali del decreto ristori che ristora ben poco detenuti e detenenti, ma qualcosa - subito - la devono fare. Per prima cosa, occorre che la popolazione detenuta DIMINUISCA sensibilmente.”
L’Italia è tra i Paesi europei che hanno segnalato il più alto numero di persone contagiate dal Covid-19 tra le mura delle prigioni. I numeri che provengono dal Dap e aggiornati alla sera dell’8 novembre parlano di 537 positivi al Covid fra i reclusi e 728 contagiati fra gli operatori.
“Il virus è penetrato persino nelle sezioni del 41 bis (ma non era il luogo più sicuro?) del carcere di Opera. Scegliere, agire, combattere. Vivere, far vivere. Con le armi della nonviolenza”.
Umberto Baccolo e Delfina Unno Pastalunghi, di “Folsom Prison Blues”, hanno lanciato su Facebook una particolare catena di supporto allo sciopero della fame indetto da Rita Bernardini.
Se vuoi affiancare per uno o più giorni Rita Bernardini nel suo sciopero della fame e sostenere l’appello al Governo e al Parlamento per Amnistia, indulto, liberazione anticipata speciale e modifiche sostanziali del decreto Ristori, invia una mail a bernardini.rita@gmail.com oppure vai sulla pagina facebook di Folsom Prison Blues.