21 Dicembre 2020 :
Il tribunale penale di Shebeen El-Kom, nel governatorato di Menoufiya, ha condannato a morte un uomo per l'omicidio della scrittrice e critica Nafisa Qandil, moglie del famoso poeta egiziano Mohamed Afify Matar, ha riferito Ahram Online il 20 dicembre 2020.
La condanna a morte è stata emessa dopo che il tribunale ha ricevuto l'approvazione da parte del Gran Mufti del Paese. I tribunali in Egitto trasmettono le condanne a morte al Gran Mufti per un parere, tuttavia l’opinione di quest’ultimo non è vincolante.
L'imputato di 32 anni avrebbe ucciso la Qandil che si trovava da sola nella sua casa di Ashmun, Menoufiya, dopo aver fatto irruzione con l'intenzione di derubarla e ucciderla.
La polizia arrestò l'imputato cinque giorni dopo il crimine. Secondo quanto riferito, l'imputato avrebbe confessato nei dettagli il crimine commesso, ammettendo di aver rubato denaro dalla casa della vittima.
Qandil aveva studiato la Sharia (legge islamica) e scriveva per la rivista irachena Al-Aqlam.
I suoi scritti, come un articolo intitolato Failaq Al-Nesaa' (La Forza delle Donne), esprimevano idee antifemministe, sostenendo che l'uguaglianza tra uomini e donne è un concetto sbagliato.
Suo marito Matar è stato un importante poeta negli anni '60 e ha pubblicato diversi lavori, inclusa una raccolta di poesie chiamata Quartet of Joy, che è stata tradotta in inglese, inoltre ha vinto numerosi premi in Medio Oriente, tra cui il Premio Culturale Sultan Bin Ali Al Owais.
Matar fu arrestato all'inizio degli anni '90, durante la presidenza di Hosni Mubarak, con l’accusa di essere coinvolto in un complotto anti-governativo.