02 Dicembre 2019 :
Il tribunale penale di Giza il 30 novembre 2019 ha condannato a morte un imputato nel caso noto sui media come "la cellula di Imbaba", per accuse che includono attacchi contro cristiani e forze armate.I 16 imputati nel caso, di cui tre in contumacia, secondo l’accusa hanno istituito un gruppo fuorilegge per attaccare le istituzioni statali e danneggiare l'unità nazionale.
Le accuse comprendono anche attacchi contro cristiani, disturbo dell'ordine pubblico, danneggiamento della società, attacco contro le forze armate e possesso di armi.
Il tribunale nel marzo dello scorso anno ha confermato la condanna a morte di 10 imputati nel caso dopo che il verdetto di gennaio del tribunale è stato approvato dal Grand Mufti.
Il tribunale ha anche emesso l'ergastolo per altri quattro imputati, un altro ergastolo in contumacia per un imputato latitante, e la sospensione della sentenza per un altro imputato a causa del suo decesso.
Secondo le indagini, due degli imputati erano dipendenti pubblici, altri due lavoravano come conducenti e uno era un dipendente dell'emittente statale Maspero, insieme a un allenatore sportivo, un elettricista e un tecnico.
Secondo gli inquirenti, il leader della cellula, Mohamed Hamdy Zaky, avrebbe ammesso di aver organizzato manifestazioni per rovesciare l'attuale regime sulla scia della rivoluzione del 30 giugno, e avrebbe affermato di aver effettuato diversi attacchi contro la polizia e le forze armate, usando armi da fuoco ed esplosivi messi insieme proprio per questo motivo.
Secondo quanto riferito, altri imputati hanno ammesso di aver partecipato ai campi di Rabaa e Nahda guidati dai Fratelli Musulmani, per colpire deliberatamente civili con armi da fuoco.
(Fonti: egypttoday.com, 01/12/2019)