15 Maggio 2017 :
Ha preso avvio al Cairo in Egitto il seminario di due giorni (15/16 maggio) di presentazione del progetto "Contenere la pena di morte in tempo di guerra al terrore" dell'associazione Nessuno tocchi Caino e finanziato dalla Commissione UE.
L'incontro co-promosso dall'Organizzazione araba per i diritti umani è stato aperto dal segretario Ala Sahalaby in una solenne sessione che ha visto la partecipazione, tra gli altri, del presidente del Consiglio Nazionale per i Diritti Umani Mohammed Fayek per il quale sicurezza e diritti umani sono istanze complementari e del Presidente del Comitato parlamentare per i diritti umani Alaa Abed che ha parlato di un Paese che ha bisogno di riconciliazione da costruire nel confronto.
I lavori del 15 maggio prevedono tre sessioni: la riforma costituzionale e penale, obblighi e direzioni; garanzie e procedure; la pena di morte nella legislazione egiziana: analisi e orientamenti. Proseguira nella giornata di domani quando si parlerà delle sfide legate al terrorismo sul piano legislativo e giudiziario e del conteso socio_economico e psicologico.
L'evento si svolge all'hotel Steigenberger in un momento cruciale per l'Egitto che sta riformando la Costituzione, il codice penale e di procedura penale. Elisabetta Zamparutti, tesoriera di Nessuno tocchi Caino, con Laura Harth, del Global Committee for the Rule of Law hanno dichiarato: " L'obiettivo è di sostenere chi opera in Egitto per recepire i principi dello Stato di Diritto a partire da quelli che possono portare ad un contenimento della pratica della pena di morte." Il progetto durerà tre anni, riguarderà oltre l'Egitto, la Somalia e la Tunisia con azioni di sensibilizzazione, formazione e difesa legale pro bono di casi capitali".