25 Febbraio 2020 :
Otto uomini sono stati giustiziati il 24 febbraio 2020 in Egitto in quelle che si ritengono essere le prime esecuzioni nel Paese nel 2020.
I giustiziati erano tra i 17 uomini condannati a morte da un tribunale militare nel maggio 2019 e accusati di aver attaccato tre chiese copte e un posto di blocco della polizia uccidendo 88 persone nel 2017. Le esecuzioni sono state praticate nella prigione di Borg El-Arab ad Alessandria.
Diversi imputati hanno detto ai pubblici ministeri di essere stati sottoposti a sparizione forzata dopo il loro arresto, secondo un'organizzazione egiziana per i diritti, riportata da Amnesty International.
L'organizzazione per i diritti We Record sostiene che gli imputati siano stati sottoposti a torture sistematiche per ottenere false confessioni.
We Record ha pubblicato i nomi dei giustiziati: Rami Ghani, Walid Abdul Aziz, Mohamed Metwally, Salama Qasim, Ali Shehata, Ali Hassan, Abdul Hussain e Rifai Mohamed.
Dall'ascesa al potere del presidente Abdel Fattah Al-Sisi nel 2013, in Egitto si è registrato un numero senza precedenti di condanne a morte.
Tra gennaio 2014 e febbraio 2018 i tribunali hanno raccomandato la condanna a morte per almeno 2.159 persone e ne hanno eseguite 83, secondo l’organizzazione anti-pena di morte con sede a Londra, Reprieve. Tra il 2011 e il 2013, è stata giustiziata una persona.
Sotto la presidenza di Al-Sisi sono stati condannati a morte anche 10 minori.