28 Marzo 2017 :

Sei anni dopo le folle urlanti che lo spodestarono al culmine della primavera araba, l'ex presidente egiziano Hosni Mubarak è stato liberato dall'ospedale del Cairo in cui era detenuto.
Mubarak, 88 anni, è stato portato dall’Ospedale Militare Maadi nel sud del Cairo, dove ha vissuto sotto scorta in una camera con vista sul Nilo, alla sua villa nell'esclusivo sobborgo Heliopolis del Cairo.
“È tornato a casa alle 8:30 di questa mattina”, ha detto il suo avvocato di lunga data, Farid el-Deeb, parlando al telefono. “Non ho ulteriori dettagli, ma lui è a casa e tutto va bene ora.”
Con il rilascio ha inizio per lui un terzo atto, dopo la salita al potere nel 1981 a seguito dell'assassinio del presidente Anwar Sadat nel corso di una parata militare. Trent'anni dopo, Mubarak è stato estromesso dalle moltitudini che hanno affollato piazza Tahrir per 18 giorni nei primi mesi della primavera araba.
Dopo essere diventato il primo leader arabo ad affrontare il processo nel proprio Paese, Mubarak è stato inizialmente rinchiuso nel famigerato complesso carcerario di Tora, ed è stato poi detenuto presso l'Ospedale militare di Maadi. Ha fronteggiato numerose accuse, alcune delle quali avevano la pena di morte come sentenza possibile.
Mubarak ha affrontato l’accusa di aver cospirato con la polizia per uccidere 239 manifestanti in piazza Tahrir; di essersi appropriato di decine di milioni di dollari dalle casse dello Stato; e del blocco di internet nel Paese durante la rivolta del 2011, tra gli altri crimini.
Nonostante la gravità delle accuse, Mubarak è rimasto spavaldo, insistendo sul fatto che è stato lui, e non il popolo egiziano, a subire un torto. I suoi figli, Alaa e Gamal, erano con lui sul banco degli imputati, accusati di aver sottratto milioni di dollari e di aver assecondato un vasto sistema di clientelismo e corruzione.