20 Novembre 2017 :
Un tribunale penale di Sud Giza ha emesso una sentenza di morte preliminare nei confronti di un uomo riconosciuto colpevole di aver ucciso il sacerdote copto ortodosso Samaan Shehata al Cairo lo scorso ottobre.
Il tribunale ha rinviato il caso al Gran Mufti del Paese per un parere non vincolante sulla condanna a morte, come prevede la legge egiziana.
Il tribunale ha fissato per il 15 gennaio la sessione per emettere il suo verdetto.
L'imputato, Ahmed El-Sonbaty, è stato incriminato per l’omicidio premeditato del religioso cristiano Shehata e per il ferimento di un altro sacerdote a Madinat El-Salam, nel Cairo orientale.
La difesa ha sostenuto che l'imputato fosse pazzo, ma l'accusa ha ritenuto che fosse pienamente consapevole delle sue azioni.
Shehata era un arciprete della chiesa di San Giulio a El-Fashn, nel governatorato di Beni Suef nell'Alto Egitto.
Il prete ferito, Beymen Moftan, amministrava la chiesa di El-Malak di Matay, a Minya.