10 Dicembre 2025 :
Alla vigilia della giornata mondiale per i diritti umani, Nessuno tocchi Caino rende noto che dall'inizio dell'anno sono 1878 le esecuzioni compiute in Iran. Un numero mai raggiunto, si legge in una nota dell'associazione, che ne fa il primatista mondiale in rapporto alla popolazione. Circa il 49% delle esecuzioni riguarda reati legati alla droga, il 45% omicidio. Per il resto le esecuzioni avvengono per lo più per motivi politici: 22 le esecuzioni per motivi politici compiute nel 2025; 12 le impiccagioni avvenute in pubblico; 58 le donne e 7 i minori giustiziati da inizio anno. Una pratica vergognosa al punto che solo un'esigua minoranza delle esecuzioni è resa pubblica dal regime.
Per Elisabetta Zamparutti, tesoriere di Nessuno Tocchi Caino che ogni martedì conduce uno sciopero della fame a sostegno di quello condotto ogni martedì dai detenuti nelle carceri iraniane per invocare la fine delle esecuzioni, dichiara che "il silenzio dei mezzi di informazione sulle esecuzioni in Iran non fa che incoraggiare il regime a proseguire nella mattanza. Occorre che i governi, a partire da quelli che hanno relazioni diplomatiche con l'Iran pubblicamente denuncino quello che sta accadendo e chiedano di fermare le esecuzioni". Zamparutti ha poi continuato dicendo che "nella giornata mondiale dei diritti umani dobbiamo commuoverci, gioire e sostenere la lotta non violenta dei detenuti iraniani per fermare le esecuzioni tanto quanto ci commoviamo, gioiamo e sosteniamo la lotta non violenta delle donne iraniane che hanno corso la maratona senza il velo sfidando con il loro corpo e i loro capelli, il regime misogino e mortifero dei Mullah".











