13 Marzo 2009 :

il 76% dei transfughi nordcoreani dichiara di aver assistito ad esecuzioni pubbliche nel proprio paese. Il dato è contenuto nell’ultimo rapporto della Commissione Nazionale per i Diritti Umani della Corea del Sud, relativo alla situazione dei diritti umani nel Nord, ed emerge dalle interviste a profughi che hanno varcato il confine negli ultimi due anni.
Sono state condotte interviste approfondite con 30 transfughi, mentre altri 122 hanno riempito dei questionari.
In base al rapporto, il regime nordcoreano punisce con esecuzioni pubbliche chi viene riconosciuto colpevole di attività anti-governativa, diffusione di informazioni provenienti dall’estero, appropriazione o vendita illecita di proprietà statali, rapina, traffico di esseri umani ed omicidio.
I fuoriusciti – è scritto nel rapporto – dicono che la frequenza delle esecuzioni sia diminuita a partire dal 2000.