04 Marzo 2019 :
20 ottobre 2018: durante la 20esima sessione di settembre 2018, il Comitato delle Nazioni Unite sui diritti dei disabili ha deciso che nel caso di Munir Adam, l'Arabia Saudita non ha adempiuto agli obblighi previsti dal trattato ai sensi degli articoli 4, 13, paragrafo 1, 15, 16 e 25 della Convenzione.
Nella sua conclusione, il CRPD ha rilevato che l'Arabia Saudita ha l'obbligo di indagare sulle torture di Munir e di risarcirlo per la perdita dell'udito dell'orecchio destro. Il Comitato ha anche dichiarato che l'Arabia Saudita è obbligata a "rivedere la sua condanna a morte rispetto le garanzie contenute nella Convenzione, anche attraverso l'esclusione delle prove ottenute sotto tortura; la sospensione permanente della detenzione in isolamento; l'accesso completo ai suoi rappresentanti legali; la fornitura di adattamenti procedurali adeguati per garantire che l'autore possa partecipare efficacemente alla processo e l'accesso ai servizi sanitari necessari."
Il Comitato ha anche preso atto degli obblighi dell'Arabia Saudita di impedire atti simili in futuro, vietando la tortura nel sistema giudiziario, indagando sulle accuse di tortura, assicurando l'accesso medico durante la detenzione e considerando l'abolizione della pena di morte.
Munir Adam è un cittadino saudita che è stato arrestato nel 2012 e torturato. Le forze di sicurezza lo hanno picchiato così duramente durante questa tortura che ha perso definitivamente l'udito da un orecchio. Dopo la detenzione preventiva di più di tre anni, durante i quali gli è stato negato l'accesso a consulenti legali, Munir è stato condannato a morte dalla Corte penale specializzata - il sistema giudiziario utilizzato per perseguire i crimini contro la sicurezza dello Stato - usando dichiarazioni e confessioni che erano state estorte sotto tortura.
Le accuse contro di lui riguardavano la sua partecipazione a "atti di violenza" durante una protesta nel 2012 e "invio di testi". La sua condanna a morte è stata confermata in appello nel maggio 2017 e confermata dall'Alta Corte il 23 luglio 2017. Cosi, Munir ha esaurito tutti i rimedi domestici, ed è a rischio imminente di esecuzione.
(Fonte: https://www.esohr.org/en/?p=1965)