CINA: POSSIBILE RIDUZIONE DEL NUMERO DI REATI CAPITALI

20 Marzo 2014 :

parlando in una conferenza stampa a margine del Congresso Nazionale del Popolo (CNP), Zang Tiewei, vice direttore della Commissione per gli Affari Legislativi del Comitato Permanente del CNP, ha detto che il massimo organo legislativo cinese avrebbe cercato di ridurre il numero di reati soggetti alla pena di morte attraverso una revisione del codice penale nel 2014.
Anche se vige ancora la pena di morte, i giudici sono tenuti ad applicarla rigorosamente e con attenzione, ha detto Zang Tiewei, il quale ha ribadito che la pena capitale dovrebbe essere applicata solo per reati estremamente gravi.
Un deputato del CNP, Deng Hui, ha proposto l'abolizione per reati economici, perché "sono diversi da quelli violenti”. “La violenza pone più in pericolo la vita delle persone, mentre i reati economici sono per lo più violazioni contro la proprietà", ha detto Deng, che è anche un esperto di diritto all’Università di Finanza ed Economia dello Jiangxi. "Quindi dovremmo prevedere pene diverse per i due tipi di reato."
Wu Zongxian, un professore di diritto penale presso l’Università Normale di Pechino, ha detto che la pena di morte non può ridurre la criminalità e la sua deterrenza è debole. "La migliore punizione per i criminali economici, come i truffatori, è quella di togliere loro i titoli per condurre affari", ha detto Wu, il quale ha aggiunto che la pena capitale per reati economici offusca anche l'immagine della Cina, dal momento che tale sanzione è stata eliminata molto tempo fa nei Paesi più sviluppati.
Secondo la legge attuale, 55 reati sono soggetti alla pena di morte, un terzo dei quali sono reati economici come corruzione e uso di tangenti. Tuttavia, secondo Han Yusheng, professore di diritto penale presso la Renmin University of China, il piano per ridurre il numero di reati capitali deve essere maneggiato con cautela, “perché non significa abolire la pena capitale". "Non è utile farlo, mentre l'obiettivo dei legislatori dovrebbe essere quello di chiedere ai tribunali di ridurre l'applicazione della pena di morte."
 

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