07 Giugno 2022 :
Un ex alto funzionario cinese che ha lavorato presso la Banca Mondiale, è stato condannato a morte per corruzione con sospensione della pena per due anni, diventando l'ultimo membro di alto rango del Partito Comunista punito dalla campagna anticorruzione del presidente Xi Jinping.
Il 54enne Tong Daochi, che ha anche lavorato presso la Rand Corporation, un think tank con sede negli Stati Uniti, è stato riconosciuto colpevole di aver intascato oltre 41 milioni di dollari da tangenti e insider trading.
Quello di Tong è l'ultimo di un numero crescente di casi riguardanti l’intreccio tra finanza e stato.
Dal 2012 Xi ha preso di mira "tigri e mosche", ossia funzionari governativi di alto e basso rango, per presunta corruzione. La repressione ha portato alla cattura di circa 2 milioni di funzionari, inclusi rivali politici di Xi e dissidenti.
"Tra il 2004 e il 2020, Tong ha approfittato di varie posizioni che aveva precedentemente ricoperto per assistere altri in questioni tra cui la quotazione di società, operazioni commerciali, prestiti e promozioni, oltre ad aver accettato denaro e beni", ha riferito l'agenzia di stampa statale Xinhua.
I presunti reati di Tong includono la divulgazione di "informazioni sensibili sulle azioni a parenti e collaboratori" mentre lavorava presso la China Securities Regulatory Commission. Dopo il suo arresto, avrebbe confessato di aver ceduto denaro e proprietà illecitamente. La Commissione Centrale per l'Ispezione Disciplinare, l'organismo di vigilanza anticorruzione del Partito Comunista cinese, lo scorso ottobre ha avviato un'indagine su 25 istituzioni, tra cui la Banca Centrale, l'Autorità di Regolamentazione bancaria e assicurativa, le borse valori e le banche commerciali. Decine di funzionari di banche statali, autorità di regolamentazione e assicuratori sono stati indicati come indagati.