12 Ottobre 2007 :
in Cina non ci saranno più trapianti di organi prelevati da prigionieri giustiziati, a meno che i beneficiari non siano loro parenti stretti, ha assicurato l’Associazione Medica Cinese, riportata da un giornale statale.Da tempo gruppi a difesa dei diritti umani accusano la Cina di espiantare organi da detenuti giustiziati, senza aver ottenuto in precedenza il loro consenso o quello dei loro parenti.
Il governo cinese ha negato le accuse, sostenendo che i condannati a morte diano sempre l’autorizzazione.
La scorsa settimana, l’Associazione Medica Cinese, organismo ufficiale che rappresenta quasi mezzo milione di medici, ha assicurato nel corso di un meeting internazionale in Europa che renderà più stringente la gestione dei trapianti di organi, per garantire il rispetto degli standard, riporta il China Daily.
Tuttavia non è chiaro se l’Associazione abbia il potere di garantire il rispetto dei criteri da essa fissati.
Il numero di trapianti da prigionieri giustiziati, quest’anno è calato sensibilmente, scrive il giornale citando Chen Zhonghua, vice capo della sotto-commissione sui trapianti dell’Associazione.
Questo è in parte dovuto al regolamento più severo sul trapianto di organi entrato in vigore dal 1° maggio, emesso dal governo, che proibisce a tutte le organizzazioni e individui ogni forma di commercio di organi umani.