14 Marzo 2005 :
la Cina non ha intenzione di abolire la pena capitale, tuttavia sta attuando riforme affinchè venga usata con prudenza, ha dichiarato il premier Wen Jiabao nel corso di una conferenza stampa. “Considerata la situazione del nostro paese, non possiamo abolirla”, ha detto Wen, sottolineando che “più della metà dei paesi del mondo hanno ancora la pena capitale”. “In Cina stiamo istituendo un efficace sistema che consentirà di emettere condanne a morte con prudenza ed equità”, ha concluso il Premier, riferendosi alla decisione di riattribuire alla Corte Suprema del Popolo il potere esclusivo di confermare le condanne a morte, come è stato fino al 1983, quando il potere di emettere gli ordini di esecuzione è stato concesso anche alle Alte Corti delle Province, che sono 300 in tutto il paese.La restituzione alla Corte Suprema di questo potere, dovrebbe portare ad una notevole riduzione del numero di esecuzioni praticate nel Paese. La Corte Suprema cinese sta provvedendo alla formazione specifica di giudici che comporranno una commissione di revisione delle condanne capitali, ha riportato il giornale China Daily, citando il presidente della Corte Suprema provinciale dell’Henan, Li Daohan. Il giornale non ha detto nulla circa la possibilità che i giudici cessino di emettere condanne capitali nel caso di reati nonviolenti, compresi quelli di natura finanziaria.
(Fonti: Ap, 14/03/2005)