CINA: CORTE SUPREMA CHIEDE AI TRIBUNALI MENO CONDANNE CAPITALI

16 Ottobre 2013 :

il più alto magistrato cinese, Zhou Qiang, ha invitato i tribunali del Paese ad “avere il coraggio di seguire la verità", nel corso di un seminario svoltosi a Pechino.
Il Presidente della Corte Suprema del Popolo ha anche esortato i tribunali ad emettere un minor numero di condanne a morte.
I tribunali "devono seguire gli standard fissati della Corte Suprema del Popolo, controllare attentamente e applicare con prudenza la pena di morte", ha detto Zhou.
Dal 2006, la Corte Suprema del popolo esamina ogni condanna a morte prima della sua esecuzione.
"I responsabili dei tribunali di ogni livello dovrebbero avere il coraggio di attenersi ai principi, di seguire la verità, di gestire le questioni secondo la legge", ha detto Zhou Qiang. "I tribunali di livello superiore dovrebbero assistere quelli di livello inferiore nel gestire i casi con equità."
Le parole di Zhou alla Sesta Conferenza Nazionale sulla Giustizia Penale sono state riportate solo dalla Cina News Service, un’agenzia di stampa nazionale, il 15 ottobre.
Come uno dei primi laureati in giurisprudenza della Cina dopo la Rivoluzione Culturale ed ex funzionario del Ministero della Giustizia, Zhou aveva sollevato le speranze circa un avanzamento dello stato di diritto nella nuova amministrazione, dopo il rallentamento delle riforme sotto il suo predecessore Wang Shengjun. Quando il mandato di Wang si è concluso all'inizio di quest'anno, i delegati del Congresso nazionale del popolo hanno dato al rapporto annuale sul lavoro giudiziario il più basso voto di approvazione degli ultimi sei anni. Zhou ha iniziato il suo mandato spingendo per nuove misure che garantiscano maggiori diritti per gli avvocati della difesa. I suoi primi mesi in carica hanno anche visto la correzione di una serie di errori giudiziari. Nel mese di aprile, il suo vice Shen Deyong ha dichiarato di preferire che un criminale cammini libero piuttosto che una persona innocente venga ingiustamente condannata.
Zhou ha anche invitato i tribunali a consentire che casi giudiziari di pubblico interesse vengano riportati maggiormente dai mezzi di informazione.
 

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