CINA: CONDANNATO A MORTE PER OMICIDI AL CHECKPOINT ANTI-CORONAVIRUS

03 Marzo 2020 :

Un tribunale cinese il 1° marzo 2020 ha condannato a morte un uomo per aver pugnalato a morte due addetti ad un checkpoint istituito per controllare la diffusione del coronavirus.
Il virus ha infettato oltre 80.000 persone uccidendone quasi 3.000 in Cina, provocando l’istituzione di un'ampia rete di controlli della temperatura, restrizioni di viaggio, controlli residenziali e chiusure a livello nazionale.
Molti villaggi e comunità hanno implementato propri blocchi e misure severe per tenere le persone all’esterno, temendo che viaggiatori possano introdurre il virus nelle loro comunità.
Il tribunale ha emesso la condanna a morte contro un uomo di 23 anni per aver pugnalato e ucciso due addetti ad un posto di blocco.
L'incidente è avvenuto il 6 febbraio quando Ma Jianguo stava guidando un minivan attraverso un checkpoint nel villaggio di Luo Meng a Honghe, nella provincia sud-occidentale dello Yunnan, dove era stato fermato.
Dopo che Ma si è rifiutato di collaborare con i funzionari, il suo passeggero ha provato a rimuovere il blocco stradale, ha detto il tribunale, mentre un addetto ha iniziato a filmare col proprio cellulare Ma e l'altro uomo.
Diventato furioso, Ma avrebbe pugnalato il funzionario al petto e all’addome con un coltello che portava con sé, attaccando poi l’altro addetto venuto in aiuto della prima vittima.
I due uomini sono morti per le gravi ferite riportate.
Il tribunale ha detto che sebbene Ma si sia "arreso volontariamente e confessato sinceramente", le uccisioni sono state "estremamente crudeli".

 

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