23 Marzo 2020 :
L’associazione Nessuno tocchi Caino-Spes contra spem apprezza le parole del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella che ha rivolto alle detenute e ai detenuti delle carceri del Nord Est. Lo ringrazia per aver sottolineato che i detenuti fanno parte delle collettività e per aver richiamato l’attenzione sul fatto che le carceri versano in una situazione difficile per il sovraffollamento e che va rispettata la loro dignità umana.
Gli esponenti dell’associazione Rita Bernardini, Sergio D’Elia ed Elisabetta Zamparutti si augurano che il Governo ora si faccia interprete di questo alto richiamo ed operi subito nel senso di un’adozione immediata di misure volte a ridurre in maniera significativa il sovraffollamento carcerario che, oltre ad essere già causa primaria di violazioni dei diritti umani fondamentali, rischia di essere anche pericoloso focolaio di contagio non solo per i detenuti ma anche per gli operatori penitenziari e per l’intera collettività.
“Per noi, la principale misura da adottare deve essere quella di una moratoria immediata dell'esecuzione penale volta a ridurre drasticamente i numeri della popolazione carceraria con provvedimenti che potrebbero riguardare ad esempio i casi di detenzione per brevi pene o residui di pena da espiare, senza le attuali preclusioni previste dal decreto, anzi allargando la platea a chi ha un residuo pena inferiore a quattro anni e limitando al massimo la custodia cautelare in carcere.
Moratoria dell’esecuzione penale e provvedimenti come amnistia ed indulto si confermano essere le uniche misure idonee a riportare le carceri e la giustizia nell’alveo dello Stato di Diritto, unica alternativa a tutte le emergenze” hanno concluso gli esponenti di Nessuno tocchi Caino-Spes contra spem.