31 Dicembre 2024 :
L’ultimo dell’anno e l’inizio del nuovo anno, dirigenti e militanti di Nessuno tocchi Caino proseguiranno il loro “viaggio della speranza” all’interno di istituti penitenziari italiani con le visite nelle carceri di Bolzano e Trento.
Martedì, 31 dicembre 2024, alle ore 16, è prevista la visita alla Casa Circondariale di Bolzano, con la partecipazione tra gli altri per Nessuno tocchi Caino dei dirigenti Sergio D’Elia, Elisabetta Zamparutti, Rita Bernardini, degli iscritti Alessandra Impallazzo, Elena Dondio, Achille Chiomento, Donatella Trevisan, Giulia Ribaudo, del consigliere regionale Francesco Valduga e degli avvocati della Camera Penale di Bolzano Alessandro Tonon, Domenico Laratta, Martin Fill, Annamaria Gagliardi, Valentina Burattin e Cristina Laurenza.
Il giorno dopo, mercoledì 1° gennaio 2025, alle ore 10, è prevista la visita alla Casa Circondariale di Trento, con la partecipazione di Sergio D’Elia, Elisabetta Zamparutti, Rita Bernardini, Alessandra Impallazzo, Gabrio Stenico, degli avvocati Fabio Valcanover e Maria Coviello, dell’On. Marco Boato e del consigliere regionale Andrea De Bertolini.
“L’anno 2024, per noi, si conclude così come è iniziato, e il nuovo anno, il 2025, inizia così come il vecchio si è concluso: impegnati nell’opera laica di misericordia corporale del Visitare i carcerati,” hanno dichiarato la Presidente di Nessuno tocchi Caino Rita Bernardini, il Segretario Sergio D’Elia e la Tesoriera Elisabetta Zamparutti. “Occorre continuare a osservare, a conoscere, a far sapere la realtà di un luogo, perché in quel microcosmo si riflette, si vive il bene e il male del mondo intero, si misura il grado del nostro essere civili, umani, giusti.”
Alla fine di un “anno orribile” per questo mondo dimenticato, Nessuno tocchi Caino ricorda il dato di 88 detenuti e 8 “detenenti” che si sono tolti la vita, e di altre 156 persone che sono morte per altre cause. “Queste cifre, mai registrate nella storia del carcere penale del nostro paese, descrivono la realtà di un luogo che non è più, semmai è stato, solo di privazione della libertà. Perché lì dentro a venire meno è la salute, il senno e financo la vita.”
Nessuno tocchi Caino ricorda che, solo negli ultimi due anni, ha visitato oltre 220 istituti di pena. Lo ha fatto spesso insieme agli avvocati delle Camere penali, dei Consigli dell’ordine, del Movimento forense, ai garanti dei detenuti, insieme anche a magistrati, parlamentari, sindaci e consiglieri comunali.
“In quest’opera siamo lieti di avere incontrato anche uno straordinario compagno di viaggio, Papa Francesco, che a Natale ha compiuto un atto non solo simbolico, ma anche politico, aprendo la porta santa nel carcere di Rebibbia,” hanno affermato i dirigenti di Nessuno tocchi Caino Bernardini, D’Elia e Zamparutti.
“Con Papa Francesco condividiamo anche la via indicata al potere pubblico, al parlamento, al governo, quella della Amnistia e dell’Indulto, che sono la soluzione politica, immediata, di per sé strutturale, per ridurre il carico di pena in un luogo dove sono sotterrati esseri viventi che lo abitano e ci lavorano, detenuti e detenenti, vittime gli uni e gli altri di condizioni inumane e degradanti.”
Info
Tel 335 8000577 – email: e.zamparutti@gmail.com