28 Settembre 2006 :
un vice-procuratore californiano ha ammesso che la recente esecuzione del noto ex capo di gang Stanley Williams è stata condotta dal personale carcerario in maniera maldestra, negando tuttavia che l’iniezione letale costituisca una pena crudele e inusuale.Dane Gillette ha reso la sua dichiarazione davanti al tribunale federale di San Jose, che tiene una sessione di quattro giorni sulla possibile sofferenza eccessiva causata dall’iniezione letale. Il personale – ha ammesso Gillette - ha incontrato difficoltà nel trovare la vena per praticare l'iniezione a Williams, giustiziato nel dicembre 2005 a San Quintino. All’epoca, la circostanza era invece stata negata dalle autorità.
Da parte loro, gli avvocati di Michael Morales, condannato a morte in California, hanno presentato diversi medici a sostegno della tesi secondo cui la procedura usata per l’iniezione letale è incostituzionale.
Questo in California, è soltanto uno dei casi in cui tribunali statunitensi stanno riesaminando l’iniezione letale.