13 Dicembre 2005 :
Stanley “Tookie” Williams, 51 anni, è stato giustiziato in California mediante iniezione letale a mezzanotte e 35 ora locale, le 9.35 in Italia, nel penitenziario di San Quintino.All’esecuzione hanno assistito 39 testimoni, tra cui diciassette giornalisti e cinque persone scelte direttamente da Williams, oltre ad alcuni parenti delle quattro vittime degli omicidi per cui Williams era stato condannato a morte.
Due giorni prima dell’esecuzione la Corte Suprema della California aveva respinto la richiesta di sospensione, poi il Governatore Arnold Schwarzenegger ha negato la grazia.
“Stanley Williams insiste nel dichiararsi innocente e nel dire di non dovere scuse o provare rimorso per l'uccisione delle quattro vittime del caso”, ha scritto il Governatore nelle motivazioni alla base della sua decisione, aggiungendo che ”Senza delle scuse o un pentimento per queste uccisioni senza senso e brutali non ci può essere redenzione. Sulla base di prove sempre più consistenti, non c'è ragione di mettere in discussione la decisione della giuria, né sorgono dubbi o serie riserve sul verdetto e sulla pena di morte inflitta a Williams”.
“Le dediche fatte da Williams nel suo libro ‘Life in Prison’ – continua Schwarzenegger - sollevano seri dubbi circa la sua personale redenzione. Pubblicato nel 1998, diversi anni dopo la presunta redenzione di Williams, il libro è dedicato a ‘Nelson Mandela, Angela Davis, Malcolm X, Assata Shakur, Geronimo Ji Jaga Pratt, Ramona Africa, John Africa, Leonard Peltier, Dhoruba Al-Mujahid, George Jackson, Mumia Abu-Jamal, ed a tutti gli altri uomini, donne e giovani che devono sopportare l’infernale oppressione di una vita dietro le sbarre’. Il mix di persone inserite in questa lista è singolare. La maggior parte ha un passato violento ed alcuni sono stati condannati per orribili omicidi, compresa l’uccisione di agenti di polizia”, scrive il Governatore.
Dopo un’infanzia difficile trascorsa in un ghetto poverissimo, Williams aveva fondato a Los Angeles la gang criminale dei Crips ed era finito nel braccio della morte dopo essere stato giudicato colpevole di quattro omicidi.
In 25 anni di carcere aveva maturato un distacco radicale dal proprio passato, diventando un esempio per i ragazzi che vogliono uscire dalla criminalità, anche attraverso i suoi libri, che gli erano valsi la candidatura al Nobel e una fiction sulla sua storia ('Redemption') interpretata dal premio Oscar Jamie Foxx.
Nel 2004 il presidente Bush lo ha premiato «per avere dimostrato, attraverso molteplici opere di bene dietro le sbarre, il carattere eccezionale dell'America».