26 Febbraio 2019 :

Esperti dei diritti umani hanno salutato il forte calo delle esecuzioni per reati di droga nel 2018, anche se hanno espresso preoccupazione per un gran numero di persone in tutto il mondo ancora soggette alla pena di morte per reati non violenti di droga.
In un nuovo rapporto, il 26 febbraio 2019, Harm Reduction International (HRI) ha dichiarato di aver documentato 91 esecuzioni per crimini di droga lo scorso anno, rispetto alle 288 del 2017 - un calo del 68% in gran parte dovuto al minor numero di esecuzioni in Iran a seguito delle riforme della legge sulla droga. È la prima volta che il numero delle esecuzioni - che esclude la Cina e il Vietnam - è sceso al di sotto di 100 da quando l'ONG con sede a Londra ha iniziato a raccogliere dati nel 2007.
Il rapporto annuale ha avvertito essere almeno 7.000 le persone che in tutto il mondo sono nel braccio della morte per reati di droga.
Secondo il rapporto annuale, quattro Paesi hanno eseguito la pena di morte per reati di droga lo scorso anno - Arabia Saudita, Iran, Singapore e Cina.
HRI ha detto che l'Arabia Saudita è stata responsabile del maggior numero di tali esecuzioni, mettendo a morte almeno 59 persone. L'Iran segue con 23 persone, poi Singapore, dove sono state messe a morte nove persone.
La Cina ha continuato a utilizzare la pena capitale in relazione ai reati di droga, tuttavia il rapporto non ha fornito una cifra specifica perché il numero di esecuzioni confermate è probabilmente sottostimato in un Paese in cui le statistiche sulla pena di morte sono un segreto di stato.