08 Maggio 2017 :
La Bielorussia ha effettuato nei giorni scorsi la sua prima esecuzione dell'anno, ha denunciato il centro bielorusso per i diritti umani Vyasna.
Syarhey Vostrykau, un residente di Homel che era stato riconosciuto colpevole di stupri e omicidi, è stato probabilmente giustiziato il 13 o il 29 aprile, è scritto in un rapporto pubblicato sul sito web dell’organizzazione.
"Rappresentanti del gruppo Attivisti per i Diritti Umani Contro la Pena di Morte in Bielorussia hanno appreso che la pena di morte emessa nei confronti del residente di Homel Siarhei Vostrykau è stata eseguita. Sua madre ha ricevuto una relazione dal Tribunale Regionale di Homel", ha detto Vyasna sul suo sito web il 5 maggio.
I giudici del tribunale regionale di Homel avevano giudicato Vostrykau, 33 anni, colpevole nel maggio dello scorso anno del sequestro e assassinio di due donne nel 2014 e 2015. Il processo si era svolto a porte chiuse.
La Bielorussia rimane l'unico paese in Europa che ancora applica la pena di morte. L'esecuzione avviene tramite un plotone di tiratori.
L'Unione europea ha rilasciato una dichiarazione che ribadisce "la sua forte opposizione alla pena capitale in tutte le circostanze".
"L'applicazione continua della pena di morte va contro la volontà dichiarata dalla Bielorussia di impegnarsi con la comunità internazionale, inclusa l'Unione europea, sulla questione e di considerare l'introduzione di una moratoria sull'uso della pena di morte", ha dichiarato la portavoce dell'Unione europea Maja Kocijancic il 6 maggio.
"L'Unione europea esorta la Bielorussia ... a commutare le pene morte restanti e ad introdurre senza indugio una moratoria sulla pena di morte come primo passo verso la sua abolizione", ha detto Kocijancic.
La Bielorussia ha effettuato quattro esecuzioni l'anno scorso. Prima del 2016, nessuna esecuzione era stata praticata da novembre 2014 nell’ambito del sistema legale bielorusso.