BANGLADESH: ROHINGYA CONDANNATO A MORTE IN CONTUMACIA PER DROGA

05 Luglio 2022 :

Nel mese di giugno 2022 un tribunale del distretto di Cox's Bazar, in Bangladesh, ha condannato a morte in contumacia un rifugiato Rohingya di 28 anni per possesso e traffico di pasticche di metanfetamina, ha riportato The Diplomat il 30 giugno 2022.
Si tratta della prima condanna a morte emessa ai sensi della Legge sul Controllo dei Narcotici del 2018 in Bangladesh.
Arif Prakash Maulvi Arif, residente nel campo 2 di Kutapalong nel settore Ukhia del distretto meridionale di Cox's Bazar, era stato arrestato nel settembre 2019 dal Battaglione di Azione Rapida (RAB) e tenuto in custodia fino a febbraio di quest'anno, quando è stato messo in libertà su cauzione dalla sezione dell'Alta Corte della Corte Suprema del Bangladesh.
Il ragazzo è fuggito mentre era libero su cauzione, cosa che il tribunale nell'ultima sentenza ha interpretato come un segno della sua colpevolezza. Arif è stato processato in contumacia con un avvocato nominato dallo Stato a rappresentarlo.
Oltre alla condanna a morte, il tribunale ha multato Arif per 100.000 taka per i suoi reati e lo ha condannato a un ulteriore anno di carcere per mancato pagamento.
La sentenza resterà una formalità a meno che Arif non venga arrestato dalle autorità.
Sebbene le accuse mosse contro di lui normalmente non giustificherebbero la pena capitale, il giudice Abdullah Al Mamun del distretto di Cox's Bazar ha fatto un'eccezione, avendo considerato le sue azioni come un attacco contro la sicurezza del Bangladesh. Nel verdetto, Al Mamun ha affermato: "L'imputato è una persona adulta e sana. È pienamente consapevole delle disposizioni dell'Islam. Nonostante si trovi al riparo in Bangladesh, il “Rohingya Yabakarbari” (trafficante Rohingya) ha cercato di distruggere il Paese trafficando droga”.

 

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