BANGLADESH: QUATTRO CONDANNE A MORTE CONFERMATE PER L’OMICIDIO DEL GIAPPONESE KUNIO HOSHI

26 Settembre 2022 :

Un'Alta Corte ha confermato in Bangladesh il 21 settembre 2022 le condanne a morte di quattro militanti dell'organizzazione islamista fuori legge Jama'atul Mujahideen Bangladesh (JMB) per l'omicidio di un cittadino giapponese, commesso a Rangpur nel 2015.
Il collegio giudicante che ha respinto l’appello era composto dal giudice Md Mostafizur Rahman e dal giudice SM Masud Hossain Dolon.
Nello stesso caso, la Corte ha invece annullato la condanna capitale di un altro imputato, il 34enne Ishaq Ali.
I quattro condannati alla pena capitale sono: Masud Rana, capo delle operazioni del JMB a Rangpur, Liton Mia, Shakhawat Hossain e Ahsan Ullah Ansari, che è latitante.
Commentando il verdetto, il vice procuratore generale Bashir Ahmed, che ha rappresentato lo stato in aula, ha dichiarato: “Cinque persone erano state condannate a morte in primo grado. Le condanne a morte per quattro di loro sono state confermate. Uno degli accusati, Ishaq Ali, è stato assolto”.
Riferendosi all'assoluzione di Ishaq, stabilita dalla Corte nella breve ordinanza, ha affermato che lo stato esaminerà la questione dopo aver ricevuto copia della sentenza completa.
Nel 2017, un tribunale di Rangpur aveva condannato a morte cinque persone per aver partecipato attivamente all'uccisione di Kunio Hoshi, un giapponese sessantenne che risiedeva in Bangladesh da decenni.
Secondo il dossier del caso, Kunio fu ucciso a colpi di arma da fuoco da un gruppo di militanti mascherati del JMB in sella a una motocicletta mentre si dirigeva verso la sua fattoria in un remoto villaggio di Rangpur.
L'uccisione è stata simile a quella dell'operatore umanitario italiano Cesare Tavella a Dhaka una settimana prima. Gli attacchi contro gli stranieri in Bangladesh hanno in quel periodo fatto notizia a livello internazionale.

 

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