11 Maggio 2016 :
il capo del partito Jamaat-e-Islami, Matiur Rahman Nizami, è stato impiccato all'interno della prigione centrale di Dhaka dopo essere stato giudicato colpevole di genocidio dal Tribunale per i Crimini Internazionali.Nizami, 73 anni, era stato condannato per crimini tra cui l'uccisione di oltre 450 persone nel suo villaggio nel distretto di Pabna durante la Guerra di Liberazione del 1971.
Si era rifiutato di chiedere la grazia al presidente Md Abdul Hamid, dopo il rifiuto della sua petizione per la revisione della condanna a morte da parte della Divisione d'Appello della Corte Suprema.
Nizami era la figura più autorevole nel Bangladesh Jamaat-e-Islami, un partito islamista.
Dopo la conferma della morte da parte del medico legale, il corpo del giustiziato è stato formalmente consegnato ai familiari per la sepoltura nella sua casa del villaggio Manmathpur di Pabna.
Il medico legale del distretto di Dhaka, Abdul Malek Mridha, era presente all'interno del carcere insieme con il Vice Commissario Mohammad Salahuddin ed altri funzionari durante l'esecuzione di Nizami.
L’Imam della Moscea della Prigione Centrale di Dhaka, Monir Hossain, ha letto la 'tauba' a Nizami dopo che quest’ultimo ha completato la sua abluzione. In precedenza, 22 membri della famiglia di Nizami lo avevano incontrato per l'ultima volta nella sua cella.
Una delegazione di alti funzionari si è recata nella cella di Nizami all'interno del Carcere Centrale di Dhaka e gli ha chiesto se volesse chiedere clemenza al presidente, tuttavia Nizami ha risposto che non avrebbe chiesto la grazia presidenziale.
Le autorità del carcere hanno allora iniziato ad attuare tutti i preparativi necessari per effettuare l'esecuzione. Il traffico di tutti i veicoli sulla strada di fronte al carcere è stato fermato.
Il boia Raju, insieme a diversi altri boia, sono stati chiamati dalle autorità della prigione centrale per effettuare l'impiccagione di Nizami.
Le autorità della prigione tenevano pronte quattro ambulanze per trasportare il corpo di Nizami fino al suo villaggio, nel distretto di Pabna.
Ex ministro nel governo di coalizione dell’ex premier Khaleda Zia, Nizami era in carcere dal 2010, quando è stato arrestato per essere processato per crimini di guerra. Era stato condannato a morte nell’ottobre 2014 dopo essere stato accusato di "responsabilità superiori" come capo delle milizie Al-Badr nel 1971.
E' stato in particolare riconosciuto colpevole degli omicidi sistematici di oltre 450 persone del suo villaggio. Con Nizami, sono cinque i politici finora impiccati per crimini di guerra dal 2010. Gli altri quattro sono Abdul Kader Molla, il leader del BNP Salahuddin Quader Chowdhury, e i leader del Jamaat Ali Ahsan Mohammad Mojaheed e Kamaruzzaman.