BANGLADESH: CONDANNE A MORTE COMMUTATE IN UN CASO DI STUPRO E OMICIDIO

11 Marzo 2025 :

L'Alta Corte del Bangladesh il 27 gennaio 2025 ha commutato le condanne a morte di tre uomini riconosciuti colpevoli dello stupro e omicidio della studentessa universitaria Zakia Sultana Rupa, avvenuti nel 2017 su un autobus vicino al sotto-distretto Modhupur di Tangail.
I giudici JBM Hassan e Md Toufiq Inam hanno deciso di ridurre le pene inflitte al conducente dell'autobus Habibur Rahman e ai suoi due assistenti Shamim e Jahangir.
Esaminando l’appello presentato dai condannati, L'Alta Corte ha commutato le condanne a morte di Shamim e Jahangir all'ergastolo, mentre ha commutato la condanna a morte di Habibur in sette anni di carcere. La corte ha osservato che un quarto uomo che era stato condannato a morte, Akram, è morto in carcere.
Rupa, studentessa di giurisprudenza, stava viaggiando da Bogura a Mymensingh il 25 agosto 2017, a bordo di un autobus di proprietà di Chhoa Paribahan. Fu violentata dai condannati che in seguito la uccisero.
Il suo corpo fu gettato nella foresta di Modhupur, dove fu poi recuperato dalla polizia. Rupa fu sepolta come individuo non identificato nel cimitero centrale di Tangail. Il crimine, una volta scoperto, sconvolse la nazione, provocando indignazione diffusa.
Il processo fu celebrato presso il Primo Tribunale Distrettuale Aggiunto di Tangail che il 12 febbraio 2018 condannò a morte i quattro imputati.
Il tribunale condannò anche il supervisore dell'autobus Safar Ali a sette anni di carcere insieme a una multa di 100.000 taka. L'Alta Corte ha confermato la condanna di Safar.
Inoltre, l'Alta Corte ha ordinato alle autorità di restituire al proprietario l'autobus coinvolto nell'incidente.
Nel processo presso l’Alta Corte, il vice procuratore generale Masud Rana ha rappresentato lo Stato, mentre l'avvocato Ahsan Ullah ha difeso gli imputati.
Il vice procuratore generale Rana ha affermato che, nel ridurre le condanne, l'Alta Corte ha considerato la giovane età dei condannati e il loro lungo periodo di detenzione.
Contro le decisioni dell’Alta Corte, lo Stato presenterà ricorso presso la Sezione d'appello della Corte Suprema.

 

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