08 Febbraio 2021 :
Tre giovani sauditi che erano stati condannati a morte per azioni commesse da minorenni hanno ricevuto la commutazione della pena in 10 anni di reclusione, ha reso noto il 7 febbraio 2021 la Commissione Saudita per i Diritti Umani.
Ali al-Nimr, Dawood al-Marhoun e Abdullah al-Zaher, appartenenti alla minoranza sciita, sono stati detenuti separatamente con accuse legate alla loro partecipazione alle proteste sciite antigovernative che hanno scosso la provincia orientale del Paese nel 2011-2012.
Al-Nimr, nipote dell'importante religioso dell'opposizione Shiekh Nimr al-Nimr, la cui esecuzione scatenò manifestazioni sciite dal Bahrein al Pakistan, è stato arrestato nel 2012 all'età di 17 anni, secondo Human Rights Watch. Era stato condannato a morte dal Tribunale penale speciale di Riyadh, che gestisce i processi per terrorismo.
Al-Marhoun aveva 17 anni e al-Zaher 15 quando hanno subito la repressione del governo e gli è stato negato l'accesso agli avvocati durante la prolungata detenzione preventiva, aveva riportato in precedenza HRW.
La Commissione per i Diritti Umani ha comunicato che il rilascio di tutti e tre i giovani è stato fissato per il 2022, dal momento che le autorità saudite hanno tenuto conto del tempo già trascorso in carcere.
Il padre di Al-Nimr, Mohammed, ha accolto favorevolmente la notizia su Twitter, descrivendo il cambio di condanna come un ordine diretto del Re Salman. L'ufficio comunicazioni del governo non ha risposto a una richiesta di commento.