ARABIA SAUDITA: PIU’ DI 100 LE PERSONE GIUSTIZIATE FINORA NEL 2023

Re Salman bin Abdulaziz Al Saud

11 Settembre 2023 :

L’Arabia Saudita ha finora giustiziato quest’anno più di 100 persone, ha dichiarato l’8 settembre 2023 Amnesty International, secondo cui il dato rivela “l’agghiacciante disprezzo per il diritto alla vita” da parte delle autorità saudite.
Sempre l'8 settembre, l'Arabia Saudita ha giustiziato un uomo con l'accusa di aver ucciso un cittadino saudita nella capitale Riyadh, ha riferito l'Agenzia ufficiale di stampa saudita (SPA).
Quest’ultima esecuzione porta a 102 il numero delle persone finora giustiziate nel 2023, secondo l'Agence France-Presse, sulla base di dati ufficiali, tra cui 33 persone messe a morte in casi legati al terrorismo.
Nel 2022 l’Arabia Saudita ha eseguito 147 condanne a morte.
La SPA non ha fornito dettagli su come sia avvenuta l'esecuzione, sottolineando che il Regno spesso esegue condanne a morte mediante decapitazione.
Le organizzazioni per i diritti umani affermano che queste esecuzioni minano gli sforzi compiuti dal Regno per migliorare la propria immagine approvando emendamenti sociali ed economici come parte del suo programma riformatore denominato Vision 2030.
"In netto contrasto con le ripetute promesse dell'Arabia Saudita di limitare l'uso della pena di morte, quest'anno le autorità saudite hanno già giustiziato 100 persone, rivelando il loro agghiacciante disprezzo per il diritto alla vita", ha affermato l’8 settembre Heba Morayef, responsabile di Amnesty International per il Medio Oriente e il Nord Africa.
Morayef ha sottolineato: “L’incessante follia omicida delle autorità solleva seri timori per la vita dei giovani nel braccio della morte che avevano meno di 18 anni al momento dei crimini. Solo nel mese di agosto, l’Arabia Saudita ha giustiziato una media di quattro persone a settimana”.
Secondo Amnesty, nel 2022, l’Arabia Saudita era al terzo posto nella lista dei paesi che hanno eseguito condanne a morte nel mondo.
L'Arabia Saudita ha effettuato più di 1.000 esecuzioni da quando il re Salman Bin Abdulaziz è salito al potere nel 2015, secondo un rapporto congiunto di Reprieve e dell'Organizzazione Euro-Saudita per i Diritti Umani, pubblicato all'inizio di quest'anno.
Sessantanove condanne a morte sono state eseguite nel 2021, 27 esecuzioni nel 2020 durante il picco dell'epidemia di COVID e 187 nel 2019.
Alla fine dello scorso anno, dopo una sospensione delle esecuzioni durata circa tre anni, sono riprese nel Paese le condanne a morte per reati di droga. Quest'anno l'Arabia Saudita ha già giustiziato due persone per traffico di droga.
Amnesty International ha dichiarato di aver: “Documentato numerosi casi in cui le autorità hanno condannato a morte persone per qualsiasi cosa, da pochi tweet a reati legati alla droga, a seguito di processi gravemente iniqui che sono stati ben al di sotto degli standard internazionali sui diritti umani”.

 

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