04 Aprile 2023 :
L'Arabia Saudita il 28 marzo 2023 ha giustiziato un uomo che era stato riconosciuto colpevole di omicidio.
L’esecuzione del cittadino saudita è stata praticata durante il mese sacro musulmano del Ramadan, fatto che nel Paese non si verificava da anni.
L’uomo è stato messo a morte cinque giorni dopo l'inizio del mese di digiuno, nella regione di Medina, seconda città santa dell'Islam, secondo quanto riferito dall'agenzia di stampa ufficiale saudita.
Secondo la Saudi Press Agency, l’uomo avrebbe pugnalato la vittima dando poi fuoco al corpo.
"L'Arabia Saudita ha giustiziato un cittadino durante il Ramadan", ha dichiarato l'Organizzazione Saudita Europea per i Diritti Umani (ESOHR), con sede a Berlino.
Citando i dati sulle esecuzioni capitali del ministero dell'Interno saudita, il gruppo ha affermato che "nessuna sentenza capitale è stata eseguita durante il mese sacro" dal 2009 nel Regno, che ha uno dei tassi di esecuzioni più alti al mondo.
L'ESOHR ha affermato che quest’ultima esecuzione porta a 17 il numero delle condanne a morte eseguite quest'anno in Arabia Saudita.
L'Arabia Saudita ha giustiziato 147 persone nel 2022, più del doppio rispetto alle 69 del 2021, secondo i conteggi dell'AFP.
L'anno scorso ha visto anche la ripresa delle esecuzioni per reati di droga, ponendo fine a una moratoria che nel Paese durava da quasi tre anni.
Più di 1.000 condanne a morte sono state eseguite da quando re Salman ha assunto il potere nel 2015, secondo un rapporto pubblicato all'inizio di quest'anno da Reprieve, organizzazione con sede in Gran Bretagna, ed ESOHR.