14 Marzo 2023 :
L'Arabia Saudita ha giustiziato un cittadino giordano per traffico di droga, ha riportato la BBC il 13 marzo 2023.
Si tratta di Hussein Abu al-Khair, 57 anni, che aveva otto figli e lavorava come autista di un ricco saudita.
Secondo la famiglia di al-Khair, l’uomo sarebbe stato torturato al fine di rendere una confessione oltre a essere giustiziato senza nemmeno avvisare i suoi familiari.
Era stato arrestato nel 2014 mentre attraversava il confine dalla Giordania all'Arabia Saudita e accusato di traffico di anfetamine.
Successivamente era stato condannato a morte al termine di un processo criticato da Amnesty International, che lo aveva definito "gravemente iniquo".
Dal carcere, Hussein aveva detto a sua sorella Zeinab di essere stato appeso per i piedi e picchiato.
Il suo caso ha suscitato preoccupazione a livello internazionale, con crescenti timori per la sua sorte dopo che lo scorso novembre l'Arabia Saudita ha posto fine a una moratoria non ufficiale sull'uso della pena di morte per reati di droga. Entro le due settimane successive, 17 uomini furono giustiziati nel Regno con accuse di questo tipo.
Il Gruppo di Lavoro delle Nazioni Unite sulla Detenzione Arbitraria aveva riscontrato che la detenzione di Abu al-Khair fosse priva di base giuridica.
E alla fine del 2022, l'Ufficio per i diritti umani delle Nazioni Unite aveva fatto appello per il suo rilascio, affermando che l'uso della pena di morte per reati di droga è incompatibile con le norme e gli standard internazionali.
"Esortiamo il governo saudita a fermare l’imminente esecuzione di al-Kheir e a rispettare l'opinione del Gruppo di Lavoro annullando la sua condanna a morte, rilasciandolo immediatamente e senza condizioni e assicurando che riceva cure mediche e risarcimenti", aveva dichiarato la portavoce Liz Throssell.
Il ministero dell'Interno di Riad ha annunciato che la pena di morte è stata applicata nei confronti di Hussein Abu al-Khair per "confermare l’impegno del governo del Regno nel combattere ogni tipo di droga, considerato il grave danno che arrecano all'individuo e alla società".