14 Dicembre 2016 :

un tribunale di Gedda ha condannato a morte una cameriera per aver ucciso la figlia del suo datore di lavoro e feritane un’altra prima di tentare di suicidarsi.
Una sorella della vittima, di soli sei anni di età, ha testimoniato in tribunale di aver visto la cameriera accoltellare diverse volte la sorella fino ad ucciderla.
"Io e mia sorella eravamo in cucina con la cameriera. Stava preparando il cibo per noi. Le abbiamo detto di fare in fretta e lei si è infuriata. Ha tirato fuori un coltello dal cassetto della cucina e mi ha pugnalato alla schiena. Io e mia sorella siamo corse in un'altra stanza cercando di scappare da lei", ha detto la sorella della vittima.
Ha aggiunto che la domestica le ha inseguite intorno alla casa colpendo la sorella diverse volte col coltello.
"La cameriera ha pugnalato mia sorella al collo e allo stomaco. Mi sono nascosta da lei e l’ho vista  pugnalare anche se stessa", ha detto la sorella della vittima.
La cameriera ha confessato il suo crimine e dato la sua versione dell'incidente.
"Stavo preparando il cibo in cucina, quando le due ragazze sono entrate. Una delle sorelle mi ha urlato di fare in fretta. Così le ho dato una caramella per calmarla. Ma la ragazza continuava a inveire contro di me, così ho afferrato un coltello e l’ho colpita", ha detto la cameriera.
Ha detto che le ragazze sono scappate dalla cucina e che lei le ha inseguite.
"Ho accoltellato l'altra sorella alla schiena e allo stomaco e dopo di che sono svenuta", ha aggiunto.
La Corte penale ha condannato a morte la cameriera per aver ucciso la bambina a coltellate, accoltellato sua sorella e cercato di suicidarsi con il coltello.
La cameriera ha ora 30 giorni di tempo per presentare appello contro la condanna a morte.