14 Marzo 2022 :
L'Arabia Saudita ha giustiziato 81 uomini il 12 marzo 2022, tra cui sette yemeniti e un siriano, per terrorismo e altri reati, tra cui l’aver professato "credenze devianti", hanno reso noto le autorità di Riad.
Si tratta della più grande esecuzione di massa degli ultimi decenni.
Queste 81 esecuzioni superano di gran lunga le 67 registrate nel Regno in tutto il 2021 e le 27 del 2020.
"Questi individui, per un totale di 81, erano stati condannati per vari crimini, tra cui l'omicidio di uomini, donne e bambini innocenti", ha affermato il Ministero dell'Interno in una nota.
"I crimini commessi da queste persone includono anche la promessa di fedeltà a organizzazioni terroristiche straniere, come l'ISIS (Stato Islamico), al Qaeda e gli Houthi", ha aggiunto.
Alcuni di loro si erano recati nelle zone di conflitto per unirsi a "organizzazioni terroristiche", afferma la dichiarazione.
Il Ministero non ha precisato come siano state praticate le esecuzioni.
Gli uomini includevano 37 cittadini sauditi che erano stati giudicati colpevoli in un singolo caso del tentato omicidio di agenti della sicurezza e di aver preso di mira stazioni di polizia e convogli, ha aggiunto il Ministero.
Le autorità saudite hanno giustiziato 63 persone in un solo giorno nel 1980. L’anno precedente dei militanti avevano sequestrato la Grande Moschea della Mecca, secondo i media statali.
Un totale di 47 persone, tra cui l'eminente religioso musulmano sciita Nimr al-Nimr, sono state giustiziate nello stesso giorno nel 2016.
I gruppi per i diritti umani hanno accusato l'Arabia Saudita di applicare leggi restrittive sull'espressione politica e religiosa e di aver utilizzato la pena di morte anche per imputati arrestati quando erano minorenni.
L'Arabia Saudita nega le accuse di violazioni dei diritti umani e afferma di proteggere la propria sicurezza nazionale in accordo con le proprie leggi.
La SPA, l'agenzia di stampa statale dell'Arabia Saudita, ha affermato che agli imputati è stato riconosciuto il diritto a un avvocato e sono stati garantiti pieni diritti durante il procedimento giudiziario.