ALABAMA (USA): MENO TEMPO PER PRESENTARE RICORSI CONTRO CONDANNE CAPITALI

01 Giugno 2017 :

La Governatrice Kay Ivey ha ratificato la legge SB 187 che accorcia i tempi concessi ai condannati a morte per presentare i ricorsi.
La legge, denominata "Fair Justice Act", era stata approvata il 16 maggio dalla Camera e il 18 maggio dal Senato.
Sostanzialmente la nuova legge dispone che i due tipi di ricorsi che il detenuto può presentare (di fatto e di diritto) non vengano più presentati in successione, ma contemporaneamente. E riduce a sei mesi il termine che il detenuto ha per presentare i ricorsi.
La legge prevede anche di assegnare ai condannati a morte due diversi team legali d’ufficio per poter seguire i due tipi di ricorsi contemporaneamente, fissa termini precisi all’interno dei quali i giudici devono rispondere ai ricorsi presentati.
Nelle intenzioni di chi ha proposto la legge, il senatore repubblicano Cam Ward, l’intera serie di ricorsi dovrebbe occupare non più i circa 20 anni di oggi, ma scendere a 10.
Recentemente l’associazione degli avvocati (ABA, American Bar Association), che non si schiera a favore o contro la pena di morte, su questa specifica legge ha sollevato serie perplessità.
La ABA ritiene infatti che con questa nuova legge i tempi dei ricorsi invece di accorciarsi potrebbero allungarsi, ed anche notevolmente. Questo perché spesso i ricorsi sono incentrati sul presupposto che gli avvocati che gli imputati avevano in precedenza non avevano svolto adeguatamente il loro incarico, non avevano cioè offerto quella che in termini di costituzionalità viene definita “adeguata assistenza legale”. Irrigidire il complesso, ma in qualche misura elastico, sistema dei ricorsi porterebbe i difensori a chiedere l’annullamento non di singole parti di un procedimento, ma del procedimento nella sua interezza, con sempre più probabilità che in sede o di un singolo giudice, o di corte d’appello, o di giudice federale, o di corte d’appello federale, o di Corte Suprema di Stato o di Corte Suprema degli Stati Uniti un singolo aspetto, anche minore, venga accettato, e causare l’annullamento non di una piccola parte del processo ma della sua interezza.
Inoltre, vista la compressione dei tempi, dovrebbero essere gli stessi avvocati ancora incaricati di seguire il caso ad “autodenunciarsi” come inadeguati. La legge entrerà in vigore il 1° agosto, e si applicherà solo alle condanne a morte emesse da quella data in poi.

 

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