ALABAMA (USA): ATTORI IN SOSTEGNO DEL CONDANNATO A MORTE WILLIAM KUENZEL

20 Ottobre 2015 :

l’attore Sam Waterston, che per 16 anni e 368 episodi ha impersonato la pubblica accusa nella serie “Law & Order”, sostiene l’innocenza di William Kuenzel.
Kuenzel, 54 anni, bianco, è stato condannato a morte nel 1988 con l’accusa di aver ucciso nel 1987, durante una rapina in un negozio, Linda Jean Offord.
I suoi difensori sostengono che alcuni elementi molto favorevoli alla difesa sarebbero stati tenuti nascosti dalla pubblica accusa, e scoperti da un nuovo team legale solo nel 2012. Sostengono inoltre di non aver potuto portare i nuovi elementi in aula perché le istanze sono state respinte in quanto presentate a termini ormai scaduti.
L’esecuzione di Kuenzel era fissata per il 19 marzo 2015, ma l’11 febbraio venne sospesa a tempo indeterminato dalla Corte Suprema di Stato con un voto unanime perché ci fosse il tempo di esaminare adeguatamente la questione dei nuovi ricorsi. A luglio la Corte d’Appello di Stato ha respinto il ricorso di Kuenzel ritenendo che il processo non abbia subito particolari irregolarità.
In una conferenza stampa tenuta a Birmingham, Sam Waterston, che in precedenza aveva registrato un video a favore di Kuenzel, ha detto: “qui non c’entra l’essere favorevoli o meno alla pena di morte. Qui si tratta di dare ad una persona che non ha avuto giustizia l’opportunità di comparire davanti a una corte. Si tratta di una ingiustizia fatta, che continua ad essere fatta, nei confronti di un uomo innocente, e la soluzione non è dimenticare, ma affrontare i fatti”.
Un’altra attrice, Joanna Merlin, che in “Law & Order” e in “Law & Order - Unità vittime speciali” interpreta il ruolo di giudice, ha aggiunto: “Se avesse confessato la pubblica accusa gli aveva proposto una condanna minore, ma lui ha rifiutato”.
A favore di Kuenzel si sono pronunciati nei mesi scorsi alcuni famosi Procuratori ormai in pensione: Robert Morgenthau, Gil Garcetti e Mike McCann. Per un nuovo processo, nel corso della conferenza stampa, si sono espresse anche diverse autorità religiose. Secondo i suoi sostenitori la prova più importante che la pubblica accusa avrebbe tenuto nascosta è il ritrovamento, nella stanza di un coinquilino di Kuenzel, di un fucile a canne mozze. Il coinquilino fu, sostengono i nuovi avvocati, il principale teste della pubblica accusa, e alla luce della nuova notizia il suo ruolo all’interno del processo, e sulla scena del crimine, andrebbe rivisto.
 

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