AFGHANISTAN: I TALEBANI FUSTIGANO IN PUBBLICO 30 PERSONE

Talebani praticano fustigazioni in un campo sportivo

04 Giugno 2024 :

I Talebani negli ultimi quattro giorni hanno fustigato in pubblico 30 persone, tra cui una donna, nelle province di Ghor, Paktika, Ghazni, Khost e Kunduz, ha riportato il sito kabulnow.com il 4 giugno 2024.
Negli ultimi quattro giorni, la Corte Suprema dei Talebani ha emesso diversi comunicati riguardanti la fustigazione di queste persone, che erano accusate di “adulterio”, “sodomia”, “fuga da casa” e “furto”.
Oltre a ricevere dalle 20 alle 40 frustate ciascuno, queste persone sono state anche condannate a diversi anni di prigione.
Dopo aver ripreso il potere in Afghanistan nell’agosto 2021, i Talebani hanno effettuato la prima fustigazione pubblica nella provincia orientale di Logar nel novembre 2022. Da allora, il regime ha ripreso questa pratica in tutto il Paese, con fustigazioni pubbliche spesso avvenute negli stadi sportivi alla presenza di autorità locali, degli anziani delle comunità e dei residenti.
Inoltre, i Talebani hanno continuato a praticare esecuzioni pubbliche per varie accuse. Negli ultimi tre anni, il regime ha giustiziato pubblicamente almeno cinque persone nel Paese.
Il ripristino della fustigazione pubblica da parte dei Talebani ha provocato una diffusa condanna a livello internazionale di questa forma di “punizione corporale”.
Le Nazioni Unite sono state esplicite nel condannare questa pratica, descrivendola come una violazione dei valori umani fondamentali. Le Nazioni Unite e numerose organizzazioni per i diritti umani hanno anche criticato la legittimità dei tribunali talebani, soprattutto perché agli imputati viene negato il diritto alla rappresentanza legale e l’opportunità di difendersi.
L’anno scorso, Amnesty International ha invitato i Talebani a cessare immediatamente e incondizionatamente la “pratica criminale” della fustigazione pubblica e di tutte le altre forme di punizione corporale. L’Organizzazione ha sottolineato la necessità di istituire un sistema giudiziario formale che garantisca processi equi e l’accesso a strumenti legali.
I Talebani affermano da parte loro di applicare in Afghanistan la legge della Sharia, accusando gli altri paesi e organizzazioni di non avere sufficiente comprensione o di avere pregiudizi contro l'Islam.
Il leader supremo dei Talebani, Hibatullah Akhundzada, ha recentemente ribadito la continuazione delle punizioni corporali, comprese le percosse pubbliche e la lapidazione delle donne. Ha detto che anche se tali punizioni potrebbero non essere in linea con i valori democratici occidentali, il regime persisterà nell’applicarle in Afghanistan.
“Nella vostra visione la lapidazione è una violazione dei diritti delle donne. Nel prossimo futuro, prevediamo di applicare la punizione per l’adulterio, che include la lapidazione e la fustigazione pubblica delle donne”, ha detto il leader talebano, rivolgendosi ai paesi occidentali. “Proprio come voi affermate di lottare per salvare e liberare l’umanità, anch’io lo faccio. Voi rappresentate Satana e io rappresento Dio. Come dice Allah, ‘Il partito di Allah prevarrà’”, ha aggiunto.

 

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