03 Dicembre 2025 :
Un ragazzino di 13 anni il 2 dicembre 2025 ha giustiziato in uno stadio afghano l’uomo ritenuto responsabile dell’uccisione della sua famiglia.
I Talebani hanno organizzato l’esecuzione pubblica nello stadio di cricket di Khost, alla presenza di circa 80mila spettatori.
L’uomo giustiziato è stato identificato come Mangal, figlio di Talah Khan, che era stato riconosciuto colpevole degli omicidi di 13 membri della stessa famiglia, tra cui nove bambini e la madre, commessi circa 10 mesi fa nei distretti di Ali Shir e Terezio.
Il condannato, insieme a un complice, aveva fatto irruzione nella loro casa facendo una strage.
Ai familiari delle vittime era stata offerta la possibilità di perdonare l’uomo, risparmiandogli la vita. Loro hanno scelto la pena di morte, ha riferito il tribunale. E così, davanti allo stadio colmo di spettatori, il ragazzino ha sparato tre colpi, mentre qualcuno urlava “Allahu Akbar”.
La Corte Suprema dei Talebani ha detto che Mangal era stato accusato dell’omicidio di Abdul Rahman, residente a Khost, commesso con un Kalashnikov.
Tra i presenti, Mujib Rahman Rahmani, residente di Khost, ha definito lo spettacolo "macabro", ma allo stesso tempo “necessario”: secondo lui, queste esecuzioni potrebbero “avere effetti positivi, perché nessuno oserebbe più uccidere in futuro”.
Per evitare riprese, le autorità avevano vietato l’ingresso nello stadio di qualsiasi telefono con fotocamera.
I Talebani hanno ripreso le punizioni corporali e le esecuzioni pubbliche da quando sono tornati al potere nell'agosto 2021. Quella praticata a Khost segna almeno l'undicesima esecuzione pubblica confermata da allora, secondo i dati della Corte Suprema afghana.










