DICHIARAZIONE DI COTONOU 2014

Nassirou Bako-Arifar, Ministro degli Esteri del Benin

08 Luglio 2014 :

Dichiarazione della Conferenza Continentale sull’Abolizione della Pena di Morte in Africa (Dichiarazione di Cotonou)
 
   Richiamando la Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo che garantisce il diritto alla vita, alla libertà e alla sicurezza della persona di cui all’Articolo 3;
   Tenendo conto delle disposizioni della Legge Costitutiva dell’Unione Africana di cui all’Articolo 3 (h), che sancisce l’obiettivo dell’Unione Africana di promuovere e proteggere i diritti umani, e l’Articolo 4 (o), che impone il rispetto per la sacralità della vita umana;
   Richiamando, inoltre, che il diritto alla vita è un diritto umano fondamentale garantito dall’Articolo 4 della Carta Africana dei Diritti Umani e dei Popoli che sancisce il divieto assoluto di privazione arbitraria della vita;
   Richiamando anche l’Articolo 6 del Patto Internazionale sui Diritti Civili e Politici, gli Articoli 6 e 37(a) della Convenzione sui Diritti del Fanciullo, gli articoli 5(1)(3) della Carta Africana sui Diritti e il Benessere del Fanciullo, e gli Articoli 4(1)(2)(j) del Protocollo alla Carta Africana dei Diritti Umani e dei Popoli sui Diritti delle Donne in Africa;
   Richiamando la Risoluzione ACHPR/Res. 42 (XXVI) 99 che invita gli Stati membri a prevedere una moratoria sulla pena di morte;
   Richiamando, inoltre, la Risoluzione ACHPR/Res.136 (XXXX1111) 08, che invita gli Stati membri a osservare una moratoria sulla pena di morte;
   Tenuto conto dello “Studio sulla questione della pena di morte in Africa” adottato dalla Commissione nella sua 50ma Sessione Ordinaria svolta dal 24 ottobre al 7 novembre 2011 a Banjul, Gambia;
   Tenuto conto inoltre che l’Articolo 6 del Patto Internazionale sui Diritti Civili e Politici fa riferimento all’abolizione della pena di morte in termini tali da ritenere fortemente che l’abolizione è desiderabile;
   Convinti che il diritto di tutti alla vita è un valore fondamentale in una società democratica e che l’abolizione della pena di morte è essenziale per la tutela di questo diritto e anche per il pieno riconoscimento della dignità propria di tutti gli esseri umani;
   Ribadendo l’impegno della Commissione Africana dei Diritti Umani e dei Popoli a promuovere il diritto alla vita e alla dignità umana come diritti fondamentali;
   Convinti che l’abolizione della pena di morte contribuisce al rafforzamento della dignità umana e alla progressiva realizzazione dei diritti umani;
   Convinti inoltre che tutte le misure per abolire la pena di morte dovrebbero essere considerate come un progresso nel godimento del diritto alla vita;
   Volendo rafforzare la protezione del diritto alla vita garantito dalla Carta Africana dei Diritti Umani e dei Popoli;
   Considerando che l’evoluzione che si è verificata in diversi Stati membri dell’Unione Africana esprime una tendenza generale a favore dell’abolizione della pena di morte;
   Accogliendo inoltre con favore gli sforzi dei vari settori della società civile a livello nazionale, regionale e internazionale volti a ottenere l’abolizione della pena di morte;
   Determinati a sollecitare gli Stati africani a compiere il passo decisivo per abolire la pena di morte in tutte le circostanze;
   Guidati da fini e principi contenuti negli strumenti Africani e delle Nazioni Unite;
   Prendendo atto dei dibattiti in corso locali e nazionali e delle iniziative regionali in materia di pena di morte, così come della disponibilità di un numero crescente di Stati africani di porre fine alla pena capitale;
 
La Conferenza Continentale per l’Abolizione della Pena di Morte in Africa dichiara quanto segue:
1. Invita gli Stati membri dell’Unione Africana ad adottare il Protocollo Addizionale alla Carta Africana dei Diritti Umani e dei Popoli sull’abolizione della pena di morte in Africa;
2. Esprime la sua profonda preoccupazione circa la continua applicazione della pena di morte in alcuni Stati africani;
3. Accoglie con favore le misure adottate da un numero crescente di Stati africani per ridurre il numero dei reati per i quali può essere imposta la pena di morte e la decisione presa da un numero crescente di Stati membri di applicare una moratoria sulle esecuzioni, seguita in molti casi dalla abolizione della pena di morte;
4. Saluta con profonda soddisfazione il crescente numero di Stati africani che hanno abolito la pena di morte;
5. Invita gli Stati africani che hanno abolito la pena di morte a non reintrodurla, e li incoraggia a condividere la loro esperienza in materia;
6. Invita gli Stati africani che non l’hanno ancora fatto a considerare l’abolizione della pena di morte per via legale o costituzionale, e a considerare di aderire o ratificare il Secondo Protocollo Opzionale al Patto Internazionale sui Diritti Civili e Politici, che mira all’abolizione della morte;
7. Invita inoltre gli Stati africani a votare a favore della Risoluzione dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite da adottare quest’anno per una moratoria universale delle esecuzioni in vista dell’abolizione della pena di morte;
8. Invita inoltre le organizzazioni della società civile di rimanere impegnati sulla questione della pena di morte e, in particolare, di monitorare le esecuzioni in programma e avvisare il Gruppo di Lavoro della Commissione africana sulla pena di morte, le esecuzioni extragiudiziali e le uccisioni sommarie in Africa e la comunità internazionale in modo tempestivo laddove vi sia motivo di ritenere che una tale esecuzione stia per verificarsi;
9. Incoraggia i Gruppi di Esperti a continuare a condurre la loro ricerca sulle questioni relative alla pena di morte;
10. Sollecita le istituzioni nazionali per i diritti umani a monitorare, documentare e riferire sui casi di pena di morte e di esecuzione alla Commissione Africana dei Diritti Umani e dei Popoli;
11. Incoraggia le istituzioni nazionali per i diritti umani, la società civile, i media e le altre parti interessate a continuare a condurre la loro opera di sostegno e sensibilizzazione per l’abolizione della pena di morte in Africa;
12. Invita infine i legislatori in Africa a rivedere le loro leggi nazionali e adottare una legislazione che abolisce la pena di morte e a sostenere la ratifica del Protocollo addizionale alla Carta Africana dei Diritti Umani e dei Popoli sull’abolizione della pena di morte in Africa.
 
Approvata il 4 luglio 2014, a Cotonou, Repubblica del Benin