07 Giugno 2023 :
(02/06/2023) - Stati Uniti ed altre 7 nazioni ‘complici di ‘tortura’.
Il Gruppo di Lavoro delle Nazioni Unite sulla Detenzione Arbitraria (Working Group on Arbitrary Detention – WGAD), con sede a Ginevra, ha pubblicato un rapporto che incolpa gli Stati Uniti e altre 7 nazioni per la "tortura e il trattamento crudele, inumano o degradante" con cui la C.I.A. ha gestito il caso di Abd al-Rahim al-Nashiri, un prigioniero saudita in attesa di processo capitale a Guantánamo.
WGAD ha dichiarato responsabili anche gli Emirati Arabi Uniti, dove il prigioniero Abd al-Rahim al-Nashiri è stato catturato nel 2002, e Afghanistan, Lituania, Marocco, Polonia, Romania e Thailandia, dove è stato trattenuto nell'ambito di un programma di estradizioni sommarie e interrogatori gestito dall'amministrazione Usa sotto George W. Bush.
Il gruppo di lavoro è composto da cinque esperti indipendenti di equilibrata rappresentanza geografica. Insieme, indagano su singoli casi e producono rapporti e pareri per adempiere al mandato. Si incontrano tre volte all'anno a Ginevra.
Nel rapporto di 18 pagine adottato il 15 novembre dello scorso anno, ma reso pubblico solo il 2 giugno, il WGAD ha stabilito che tutti gli otto paesi erano "corresponsabili delle torture e dei trattamenti crudeli, disumani e degradanti del sig. al-Nashiri".
"Le affermazioni secondo cui il signor al-Nashiri sarebbe stato torturato sono inconfutabili", ha affermato, rilevando anche che tutti gli otto paesi erano responsabili del suo "arresto, consegna e detenzione arbitraria".
L'avvocato di Nashiri, Sylvain Savolainen, ha descritto la decisione come "immensamente potente e importante".
Il gruppo di lavoro, composto da cinque esperti indipendenti, le cui opinioni non sono vincolanti ma hanno un peso reputazionale, ha invitato i Paesi a "prendere senza indugio le misure necessarie per porre rimedio alla situazione del signor Al-Nashiri".
Tenendo conto di tutte le circostanze del caso, hanno affermato che "il rimedio appropriato sarebbe quello di rilasciare immediatamente il sig. al-Nashiri" e fornirgli un risarcimento e misure di riparazione.
E hanno chiesto "un'indagine completa e indipendente sulle circostanze relative alla privazione arbitraria della libertà del sig. al-Nashiri, compresa un'inchiesta indipendente sulle sue accuse di tortura".
Hanno notato tra l'altro che l'assistenza medica fornitagli "è stata e rimane gravemente carente".
"Il gruppo di lavoro è obbligato a ricordare al governo degli Stati Uniti che tutte le persone private della libertà devono essere trattate con umanità e con rispetto per la dignità intrinseca della persona umana", hanno affermato.
Gli esperti hanno sottolineato che mentre stavano affrontando in particolare il caso di Nashiri, "le conclusioni raggiunte qui si applicano anche ad altri detenuti in situazioni simili a Guantanamo Bay".
E hanno avvertito che "in determinate circostanze, la carcerazione diffusa o sistematica o altre gravi privazioni della libertà, in violazione del diritto internazionale, possono costituire crimini contro l'umanità".
Nashiri è accusato di aver organizzato l’attentato contro il cacciatorpediniere della marina statunitense Cole. 17 marinai statunitensi sono stati uccisi nell'attentato suicida, rivendicato da al-Qaida, contro il cacciatorpediniere Cole nel porto di Aden, il 12 ottobre 2000. I pubblici ministeri hanno sostenuto che il caso poteva portato davanti alle ‘military commissions’ create a Guantanamo in risposta agli attentati dell'11 settembre al fine di processare i cittadini non statunitensi ritenuti complici di al-Qaida. Secondo il rapporto del WGAD, il processo a Guantanamo priva il signor Nashiri delle "garanzie di un giusto processo che normalmente si applicherebbero all'interno del sistema giudiziario degli Stati Uniti".
Gli organismi delle Nazioni Unite stanno anche riportando l'attenzione sulla prigione del Pentagono, che oggi detiene 30 prigionieri della guerra al terrorismo, inclusi 17 uomini per i quali l'amministrazione Biden sta cercando paesi che offrano loro il reinsediamento.
Gli avvocati di Nashiri potrebbero decidere di presentare il rapporto del WGAD al processo contro Nashiri. Nell'ottobre 2021, una giuria militare nel caso di un altro prigioniero di Guantanamo torturato dalla CIA ha esortato alla clemenza e ha definito l'abuso di quel prigioniero "una macchia sulla fibra morale dell'America".
Le indagini e le testimonianze statunitensi nel caso del signor Nashiri mostrano che è stato sottoposto a waterboarding da parte di psicologi che lavoravano come ‘contractors’ per la CIA, confinato nudo in una claustrofobica scatola di legno e sottoposto a minacce e violenze, compreso l'abuso rettale, da parte dei membri del personale dell'Agenzia.
Nel caso sottoposto al gruppo di lavoro lo scorso giugno, gli avvocati sostenevano che dopo che Nashiri fu catturato a Dubai nel 2002, aveva passato quattro anni a fare la spola tra vari siti segreti della CIA -- in Afghanistan, Lituania, Marocco, Polonia, Romania e Tailandia – dove è stato torturato e maltrattato.
È arrivato a Guantanamo Bay nel 2006, dove è tuttora detenuto.
È stato incriminato solo nel 2008 e il suo caso, che nelle intenzioni della pubblica accusa comporta la condanna a morte da parte della commissione militare, è ancora in fase istruttoria.
Gli avvocati del signor Nashiri lo descrivono come un sopravvissuto alla tortura che soffre di disturbo da stress post-traumatico, depressione e altre condizioni attribuite ad abusi fisici, psicologici e sessuali non trattati.
Il processo contro Nashiri, come gli altri incardinati a Guantanamo, è ancora nelle fasi preliminari. Questo mese dovrebbero tenersi alcune udienze incentrate su quali prove possano essere utilizzate nel suo eventuale processo capitale. Il giudice assegnato al caso sta per andare in pensione, e ne dovrebbe subentrare uno nuovo quest'estate.
https://www.nytimes.com/2023/06/04/us/politics/un-guantanamo-torture.html
https://www.france24.com/en/live-news/20230605-un-body-faults-us-other-states-over-guantanamo-prisoner-torture
(Fonte: New York Times, 02/06/2023)