13 Novembre 2024 :

Un uomo è stato condannato a morte a Trinidad e Tobago l'11 novembre 2024 per un omicidio commesso nel 2009.
Si tratta di Shirvan Toussaint, noto anche come "Tallman" o "Buddies", residente a Charford Court, che il giudice Lisa Ramsumair-Hinds ha riconosciuto colpevole dell’omicidio di Michael “Boy Boy” Mader, a Port of Spain.
Il giudice ha invece assolto l’imputato rispetto all’accusa di tentato omicidio di un’altra vittima.
Toussaint aveva scelto un processo con un solo giudice, consentendo un verdetto determinato esclusivamente dal giudice presidente. Il processo è iniziato a settembre.
I pubblici ministeri hanno raccolto le dichiarazioni di 21 testimoni, sette dei quali hanno fornito prove di persona, tra cui la testimone oculare chiave Sparkle Williams.
Williams ha affermato di aver camminato con Mader su Oxford Street il 28 settembre 2009, dopo aver fatto visita alla sorella in ospedale. Uno scontro verbale tra Mader e l'uomo, identificato da Williams come Toussaint, si è trasformato in una colluttazione, culminata con la sparo che ha ucciso Mader.
Williams ha detto di conoscere Toussaint, della zona di Charford Court.
Ha detto che da Oxford Street, lei e Mader, che era il padre del figlio di sua sorella, erano entrati in un vicolo quando Toussaint ha chiamato Mader, dicendo: "Boy, Boy, uccidi Ron".
Williams ha detto che Mader ha risposto: "Amico, di cosa stai parlando?" Williams ha testimoniato di aver visto Toussaint estrarre una pistola e che Mader ha tentato di disarmarlo.
Dopo una breve colluttazione, sono stati sparati dei colpi, che hanno ferito mortalmente Mader. Mentre Williams guardava, Toussaint ha sparato a Mader una seconda volta mentre giaceva a terra, poi avrebbe puntato l'arma contro di lei e ha sparato di nuovo. Williams è rimasta illesa ed è fuggita a Harpe Place per informare la famiglia di Mader.
Nel suo verdetto, lungo 103 pagine, il giudice Ramsumair-Hinds si è detta convinta oltre ogni ragionevole dubbio che Toussaint abbia sparato a Mader con l'intenzione di ucciderlo.
Il giudice ha affermato di aver attentamente valutato le prove, in particolare la credibilità della testimonianza oculare di Williams, che è stata ritenuta affidabile nonostante le argomentazioni della difesa sulle possibili debolezze nella sua identificazione di Toussaint.
Il giudice non ha invece ritenuto che Toussaint abbia tentato di uccidere Williams o che intendesse farle del male.
Toussaint non ha testimoniato al processo. I suoi avvocati hanno sostenuto che l'identificazione di Toussaint da parte di Williams come assassino fosse errata, suggerendo che il suo racconto potrebbe essere stato influenzato da terze parti. La sua difesa si è basata sulla negazione, sull'identità errata e sulla fabbricazione.
Toussaint è stato arrestato il 3 ottobre 2009 all'aeroporto internazionale di Piarco mentre tentava di imbarcarsi su un volo per gli Stati Uniti con sua madre.
I procuratori Charmaine Samuel e Guliana Guy rappresentavano lo Stato, mentre Danielle Rampersad e Randall Raphael rappresentavano Toussaint.

10 Ottobre 2024 :

Leela Ramdeen, consulente della Commissione Cattolica per la Giustizia Sociale (CCSJ) di Trinidad e Tobago, ha scritto: La Giornata mondiale contro la pena di morte si celebrerà giovedì 10 ottobre. Il tema del 2024 è: La pena di morte non protegge nessuno. Aboliamola ora.
Ancora una volta, la Commissione invita il governo di Trinidad e Tobago ad adottare una moratoria de jure sulla pena di morte, come raccomandato dall'ONU, e a concentrarsi sulla prevenzione della criminalità e sulla promozione dello sviluppo umano a TT. Abbiamo già una moratoria de facto a TT. L'ultima impiccagione qui ha avuto luogo nel luglio 1999, quando fu impiccato Anthony Briggs.
Mentre la CCSJ condanna con forza l'aumento della criminalità violenta nella nostra regione ed esprime solidarietà alle vittime, i suoi membri rifiutano l'idea che la pena capitale possa fungere da deterrente o promuovere il rispetto per la vita nelle nostre comunità. La Commissione si impegna a promuovere soluzioni più durature ed efficaci volte a ridurre la criminalità a TT, piuttosto che a togliere la vita. Sosteniamo i mezzi non letali per rendere i condannati responsabili di fronte alla società per i crimini efferati che commettono.
Nel 2018 Papa Francesco ha approvato una revisione del Catechismo della Chiesa Cattolica (2267), chiarendo che "la pena di morte è inammissibile perché è un attacco all'inviolabilità e alla dignità della persona, e lavora con determinazione per la sua abolizione in tutto il mondo".
Il paradosso dei Paesi mantenitori dei Caraibi è che dal dicembre 2008, quando Charles Laplace di Saint Kitts e Nevis è stato impiccato, non ci sono state altre esecuzioni nella regione, principalmente perché, come ha ammesso il nostro Primo Ministro, il dottor Keith Rowley, le regole del Comitato giuridico del Privy Council (JCPC) e il processo giudiziario a TT creano grandi difficoltà nell'applicazione della pena capitale.
Il primo ministro Rowley ha affermato: "La pena di morte è la legge del Paese, tuttavia la più alta corte in questo Paese, che è il Privy Council, ha stabilito certe condizioni in base alle quali la pena può essere eseguita per le persone ritenute colpevoli".
Rowley ha riconosciuto, qualche tempo fa, che poiché non siamo in grado di soddisfare queste condizioni, "è praticamente impossibile eseguire la pena di morte". Mentre il mondo si allontana sempre di più dalla pena di morte ogni giorno, i Paesi di lingua inglese nella nostra regione, tra cui TT, si oppongono all'abolizione. Oggi, 112 Paesi sono completamente abolizionisti, 23 sono abolizionisti nella pratica e 55 sono mantenitori. Non ci sono prove che i Paesi abolizionisti siano meno sicuri. Dovremmo riflettere sulle parole del nostro primo Primo Ministro, il dottor Eric Williams, che nel suo discorso alla nazione per il Giorno dell'Indipendenza nel 1962 chiese: "Che uso farete della vostra Indipendenza?" Il 24 settembre abbiamo celebrato 48 anni come Repubblica, avendo segnato 62 anni di indipendenza il 31 agosto.
È giunto il momento per noi di promuovere la nostra autodeterminazione domandandoci se stiamo facendo tutto ciò che possiamo/dovremmo fare per ridurre la criminalità e la violenza e per creare le condizioni che ci aiuteranno a costruire una società giusta e pacifica. La pena di morte non è la risposta ai nostri mali sociali.

11 Marzo 2024 :

Otto ex detenuti nel braccio della morte di Trinidad e Tobago sono stati rilasciati dopo 22 anni di reclusione, ha riferito il 4 marzo 2024 lo studio legale Doughty Street Chambers.
Nel 2001, nel caso Stato v Maharaj, 10 coimputati furono giudicati colpevoli di omicidio e condannati a morte. Nel 2006 il Privy Council ha annullato le loro condanne a morte sostituendole con condanne all’ergastolo, con unico mezzo di rilascio a discrezione del Presidente.
Nel 2017, i ricorsi dei detenuti sono stati riesaminati dalla Corte d’Appello, dopo che erano emerse nuove prove che dimostravano come l’unico testimone contro di loro avesse mentito durante il processo. Il testimone non si è presentato all'udienza e non è stato possibile rintracciarlo.
La Corte d'Appello ha respinto i loro ricorsi e il Privy Council ha confermato la decisione per i 9 detenuti su 10 che avevano presentato ricorso.
È stato portato avanti anche un ricorso contro la condanna all'ergastolo precedentemente comminata dal Privy Council.
Nel 2023 il Privy Council ha rimesso i casi alla sezione penale dell'Alta Corte di Trinidad e Tobago per un'udienza accelerata per una nuova sentenza.
Il 1° marzo 2024, otto detenuti hanno ricevuto condanne a tempo determinato che danno loro diritto al rilascio immediato. (Un nono detenuto rimane in carcere per un reato non correlato.)
Edward Fitzgerald KC e Amanda Clift-Matthews hanno rappresentato i 9 detenuti davanti al Privy Council, incaricati da The Death Penalty Project presso Simons Muirhead Burton LLP.