ZIMBABWE: RADICALI INCONTRANO MINISTRO DELLA GIUSTIZIA SU VOTO PER LA RISOLUZIONE ONU SULLA MORATORIA

L'incontro con il ministro della Giustizia Mnangagwa

14 Novembre 2014 :

Il secondo giorno della missione di Nessuno Tocchi Caino e del Partito Radicale Nonviolento Transnazionale e Transpartito, in Zimbabwe è iniziato con un incontro con il Ministro della giustizia Emmerson Mnangagwa e il suo staff per discutere di pena di morte a livello nazionale e internazionale. All’Incontro hanno partecipato Sergio D’Elia, Marco Perduca e Marco Maria Freddi, l’Ambasciatore d’Italia Enrico De Agostini e la responsabile “governance” della UE Paula Vazquez.
Il Ministro Emmerson Mnangagwa ha voluto condividere con la delegazione la sua storia personale di un giovane membro del movimento di liberazione scampato alla pena di morte per la sua giovane età nel1965. Durante la sua detenzione Mnangagwa ha dovuto accompagnare alla
forca numerosi suoi compagni e, dopo l’impiccagione, seppellirli nel parco del carcere. Da allora ha maturato una convinzione abolizionista e si è sempre rifiutato di firmare condanne a morte durante i due mandati in cui, dal 1988 al 2000 e dall’anno scorso, è stato responsabile della giustizia dello Zimbabwe.
Il Ministro si è impegnato a discutere la posizione di voto, da sempre negativa, sulla risoluzione pro-moratoria con il collega degli esteri, considerato che la posizione di moratoria de facto corrisponde in pieno al dispositivo del documento che verrà votato a dicembre al Palazzo di Vetro, a maggior ragione dopo la riforma costituzionale del 2013 che ha fortemente limitato la previsione della pena di morte.
Nel ribadire la sua contrarietà a firmare ordini di esecuzione, il Ministro Mnangagwa ha avviato un processo di commutazione della pena dei 97 condannati a morte nel paese e, proprio nella giornata di ieri, ha presentato un primo gruppo di dieci casi al Consiglio dei Ministri riuscendo a farne commutare tre, per gli altri sette a cui il governo ha espresso parere negativo, il Ministro si è riservato di presentare la proposta di commutazione in futuro.
Il secondo incontro è avvenuto alla House of Assembly con il presidente della Camera, Onorevole Jacob Mudenda che ha richiamato la situazione del suo paese, e in generale africana, che, anche in casi di omicidio, prevedeva forme di giustizia compensativa, mentre la pena di morte è un retaggio coloniale. Il Presidente Mudenda ha voluto esser informato degli sviluppi regionali e continentali, in
particolare di quei paesi africani che hanno una moratoria di fatto.
“Se spetta al governo decidere come votare alle Nazioni Unite”, ha detto il presidente, “il Parlamento sarà fondamentale per coinvolgere l’opinione pubblica delle scelte dello Zimbabwe”.
Nel pomeriggio la delegazione incontrerà altri parlamentari e organizzazioni non-governative. La missione è parte di un progetto sostenuto dal Ministero degli Affari Esteri italiano.
 

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