06 Febbraio 2020 :
Definendo la pena di morte "un programma governativo fallito", 21 procuratori della Virginia, in servizio od ex, hanno firmato una lettera indirizzata al Parlamento per sollecitare il legislatore ad abolire la pena capitale.
La lettera è stata firmata dall'ex procuratore generale Mark L. Earley, Sr., un repubblicano che in 13 anni di mandato ha presieduto 36 esecuzioni, e un altro ex procuratore generale, il democratico William G. Broaddus. "Come pubblici ministeri con credenze e background diversi, non siamo tutti d'accordo sulla moralità della pena capitale", afferma la lettera. "Tuttavia, siamo tutti d'accordo sull'obiettivo di politica pubblica dell'abrogazione della pena di morte".
Disegni di legge abolizionisti, SB 449 e HB 85, sono al momento in discussione in entrambe le camere.
La lettera evidenzia l'applicazione geograficamente arbitraria della pena capitale in tutta la Virginia e la crescente riluttanza delle giurie a imporla. "Quasi i due terzi delle giurisdizioni (contee, ndt) della Virginia non hanno perseguito una condanna a morte in oltre 50 anni", hanno scritto i pubblici ministeri. Non solo i pubblici ministeri di queste contee non hanno chiesto condanne a morte, ma anche nelle Contee dove i procuratori hanno chiesto di applicarla “le giurie della Virginia non hanno imposto una condanna a morte da oltre otto anni."
I procuratori sottolineano diversi fattori che secondo loro richiedono l'abrogazione: l'alto costo dei casi capitali, l’arbitrarietà dell'applicazione delle condanne a morte, il rischio di errori giudiziari, e la mancanza di effetti dissuasivi. "Pur avendo noi posizioni diverse sul fatto che la pena di morte possa essere “giusta” o “sbagliata”, siamo tutti concordi che esiste un modo costituzionale più conveniente, anche da un punto di vista economico, per rispondere ai crimini più atroci: l'ergastolo senza condizionale”.
L'abrogazione, scrivono, libererà anche "ulteriori risorse che potranno essere usate per le vittime e allevierà il dolore ricorrente sperimentato dalle famiglie delle vittime a seguito della "potenziale attesa pluriennale tra una condanna a morte e l'esecuzione", se la sentenza viene infine eseguita. Il 30 gennaio, il Senato della Virginia ha approvato SB 116, un provvedimento che vieta la pena di morte per gli imputati con gravi malattie mentali, con un voto bipartisan di 32-7. Nessuno è stato condannato a morte in Virginia dal 2011, e nel braccio della morte ci sono attualmente solo 3 detenuti.