USA - Texas. La Corte Suprema dà ragione a Ruben Gutierrez

31 Gennaio 2021 :

La Corte Suprema dà ragione a Ruben Gutierrez che chiede un prete per la sua esecuzione.

Lunedì la Corte Suprema si è pronunciata favorevolmente nei confronti di un condannato a morte cattolico che richiedeva la presenza di un sacerdote durante la sua esecuzione. Il 7 febbraio 2019 (vedi) in Alabama era stato giustiziato un uomo, Dominique Ray, che aveva chiesto senza successo di essere assistito da un imam. Inizialmente una corte federale aveva concesso un rinvio, rinvio poi annullato con un voto 5-4 dalla Corte Suprema degli Stati Uniti. La cosa aveva sollevato molte polemiche, anche in base alla semplice riflessione che la libertà di religione, garantita dalla Costituzione, non si vede perché non debba valere per le ultime ore di un condannato a morte. e infatti il 28 marzo 2019 (vedi) la Corte Suprema degli Stati Uniti, in contrasto la decisione di pochi giorni prima, aveva sospeso l’esecuzione di Patrick Murphy perché l’uomo aveva chiesto di essere assistito spiritualmente non da un cappellano cristiano ma da un reverendo buddista, e l’Amministrazione Penitenziaria aveva respinto questa richiesta. L’Amministrazione Penitenziaria del Texas, nel tentativo di superare l’interpretazione della Corte Suprema, il 3 aprile 2019 (vedi) aveva modificato il protocollo di esecuzione. Se fino a quella data in Texas era previsto che un condannato a morte potesse essere assistito da un sacerdote cristiano o da un imam musulmano, nel nuovo protocollo il consigliere spirituale non aveva più accesso alla camera della morte, ma poteva assistere all’esecuzione solo dalla sala riservata ai “testimoni”. Ruben Gutierrez aveva contestato questa impostazione, e a suo favore si era schierata la Conferenza episcopale cattolica del Texas, che la scorsa estate aveva definito la negazione da parte dello stato di un cappellano "una grave negazione della possibilità di perdono e redenzione proprio mentre lo stato commette la violenza di un'esecuzione." La Corte Suprema degli Stati Uniti il 16 giugno 2020 aveva sospeso l’esecuzione di Gutierrez, e ordinato che la questione del sacerdote venisse riesaminata da un giudice federale. Un giudice federale aveva dato ragione a Gutierrez, rilevando che la presenza di un cappellano non avrebbe costituito una situazione di pericolo. La pubblica accusa ha impugnato la sentenza, e la corte d’appello federale (Fifth U.S. Circuit Court) aveva annullato la sentenza favorevole a Gutierrez. Oggi la Corte Suprema è tornata sul caso, ed ha annullato la sentenza della corte d’appello.

https://www.ncregister.com/cna/supreme-court-rules-favorably-toward-inmate-requesting-priest-at-execution 

 

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