29 Aprile 2005 :
Hasan Akbar, sergente dell’esercito Usa, è stato condannato a morte da una giuria militare a Fort Bragg, in North Carolina, per gli omicidi di due ufficiali, avvenuti in Kuwait due anni fa.In forza alla 101a Divisione Aerotrasportata, Akbar la settimana scorsa era stato riconosciuto colpevole di due omicidi premeditati e tre tentati omicidi.
La notte del 23 marzo 2003, nel Campo Pennsylvania in Kuwait, l’uomo avrebbe prima lanciato delle granate in una tenda di commilitoni, sparando poi contro chi ne usciva.
I militari della Divisione Aerotrasportata erano dislocati nel Campo in attesa dell’ordine di entrare in Iraq.
Nell’attacco erano rimasti uccisi il capitano Christopher Seifert ed il maggiore Gregory Stone, mentre altri 14 militari erano rimasti feriti.
Secondo la madre e gli avvocati militari, il comportamento violento di Akbar sarebbe legato ai maltrattamenti e alle derisioni subite ad opera degli altri militari, a causa della sua fede islamica.
La difesa aveva inoltre sostenuto che il sergente non fosse in grado di pianificare l'attacco, e che quindi avrebbe agito per impulso improvviso.
Per l'accusa, Akbar era invece mosso da estremismo religioso.
La corte marziale poteva emettere tre possibili sentenze: la condanna a morte, l’ergastolo con possibilità di libertà condizionata e l’ergastolo senza libertà condizionata.
Il processo sarà sottoposto a revisione da parte di un ufficiale di alto grado, che potrebbe approvare la sentenza oppure ridurla. Dopo questo passaggio, il caso giungerà automaticamente ad una corte d’appello militare.
L’ultimo processo ad un militare Usa per l’omicidio di un commilitone in tempo di Guerra risale alla Guerra del Vietnam, e l’ultima esecuzione militare è avvenuta nel 1961.
(Fonti: Reuters, 29/04/2005)