USA - Rapporto di fine anno del Death Penalty Information Center

USA - DPIC Year end report (2025)

17 Dicembre 2025 :

15/12/2025 - USA. Rapporto di fine anno 2025 del Death Penalty Information Center
Le esecuzioni sono state più delle nuove condanne
Il DPIC ha pubblicato oggi il suo rapporto di fine anno, che descrive in dettaglio le pratiche relative alla pena di morte nel 2025. Il rapporto rileva tendenze divergenti e contraddittorie. Da un lato, i sondaggi di opinione pubblica hanno registrato un sostegno alla pena di morte ai minimi storici e la più alta opposizione degli ultimi 50 anni. Le nuove ricerche sulla condanna a morte sono in linea con questi risultati. Il DPIC ha rilevato che quando alle giurie popolari è stato chiesto di scegliere tra la vita e la morte, la maggioranza, il 56%*, ha respinto la pena di morte. Sorprendentemente, solo 14* giurie popolari in tutta la nazione sono state in grado di concordare all'unanimità l'imposizione della pena di morte su oltre 50 processi capitali. D'altra parte, un piccolo numero di funzionari eletti (con questo termine negli Stati Uniti si intendono i politici che hanno poteri esecutivi, come i governatori, ma anche i rappresentanti della pubblica accusa, che nelle persone dei Procuratori Generali dei vari stati hanno un ruolo nel fissare le esecuzioni) ha portato le esecuzioni al livello più alto degli ultimi 15 anni, con 48* esecuzioni. La Florida, che nel 2024 ha giustiziato una sola persona, quest'anno ha eseguito 19* esecuzioni, pari al 40% del totale nazionale.

“L'aumento del numero di esecuzioni di quest'anno è stato causato dallo Stato della Florida, dove il governatore ha stabilito un numero record di esecuzioni”, ha affermato Robin Maher, direttore esecutivo di DPIC. “I dati mostrano che le decisioni del governatore DeSantis e di altri funzionari eletti sono sempre più in contrasto con le decisioni delle giurie popolari americane e le opinioni dell'opinione pubblica americana”.

L'uso della pena di morte rimane estremamente isolato e concentrato. Solo quattro Stati - Florida, Alabama, South Carolina e Texas - sono stati responsabili di quasi tre quarti (72%*) delle esecuzioni. Solo tre Stati - Alabama, California e Florida - hanno inflitto 14* nuove condanne a morte, pari al 64%* delle 22* nuove condanne a morte di quest'anno.

Le preoccupazioni di lunga data relative all'ingiustizia nell'applicazione della pena di morte sono proseguite anche quest'anno. La stragrande maggioranza (83%) delle persone giustiziate nel 2025 presentava segni evidenti di gravi malattie mentali, disabilità intellettive e/o traumi o abusi infantili gravi. Otto di loro avevano meno di 21 anni al momento del reato. Tredici persone giustiziate erano state condannate a morte da giurie popolari non unanimi.

Dieci persone giustiziate, tra cui sette in Florida, erano cosiddetti “veterani militari”, ossia persone che avevano prestato servizio nelle forze armate. Diversi studi sostengono che spesso i “veterani” sono affetti da varie forme di stress post traumatico, che tende a non essere riconosciuto per evitare contenziosi legali. Con il miglioramento degli standard di rappresentanza legale, gli imputati con questo tipo di vulnerabilità sono diventati meno soggetti a essere condannati a morte. I metodi di esecuzione sono stati oggetto di nuove leggi, contenziosi e controversie in una dozzina di Stati. La Louisiana ha adottato l'azoto come metodo di esecuzione e ha ripreso le esecuzioni dopo una interruzione di 15 anni.

Il South Carolina ha continuato a utilizzare il plotone di esecuzione nonostante un rapporto autoptico dimostrasse che i tiratori avevano mancato il cuore del detenuto Mikal Mahdi ad aprile. In Alabama, la preoccupante esecuzione con gas azoto di Anthony Boyd è durata quasi 40 minuti e ha suscitato un appassionato dissenso da parte di tre giudici della Corte Suprema.

La Corte Suprema degli Stati Uniti ha respinto tutte le richieste di sospensione delle esecuzioni nel 2025, continuando ad allontanarsi dal ruolo fondamentale che ha storicamente svolto nella regolamentazione e nella limitazione dell'uso della pena di morte.

*I nuovi dati relativi alle condanne a morte sono accurati al 15 dicembre 2025, alle 9:00 ET. Questi dati sono soggetti a modifiche se ulteriori condanne a morte saranno emesse prima della fine del 2025. Gli asterischi indicano i dati soggetti a modifiche. Il totale delle esecuzioni include quelle previste per il 17 e il 18 dicembre.

https://deathpenaltyinfo.org/news/dpi-year-end-report-2025-majority-of-capital-juries-in-2025-rejected-death-sentences

 

 

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